L’assessore Pasta cerca lo scontro sulla questione certificazionI antincendio nelle scuole

All’assessore alla pubblica istruzione della giunta Cassì, Catia Pasta, non è bastato il suo intervento in aula, come pure non è stato ritenuto sufficiente il post del sindaco sulla sua pagina social che ha ritenuto la situazione reale “un po’ diversa”, ma non ha scritto, certo, che tutto è a posto.
Anche nel nostro articolo, abbiamo esternato la nostra considerazione che assessore e amministrazione potrebbero essere in regola, alla luce della complessa normativa, ma questo non basta all’assessore Pasta per non buttarsi in affermazioni gravi nei confronti dell’informazione che definisce parziale, se non distorta.
Al di là delle rispettive opinioni che si possono avere sul modo di fare opposizione e sulle considerazioni sul modo di interpretare il ruolo di consigliere di opposizione – è ormai nota l’idiosincrasia, assoluta e conclamata di Cassì e del suo cerchio magico, per ogni forma di critica, di opposizione e di denuncia – la nostra informazione, come quella della consigliera Caruso, ancorché quest’ultima non sia informazione ma adempimento al suo mandato di verifica e controllo degli atti amministrativi, non è parziale né, tantomeno, distorta, appellativi del tutto soggettivi dell’assessore, ma si basa sui dati di una tabella allegata e in foto per questo articolo, fornita dagli uffici ai consiglieri Caruso e Bennardo, a firma del dirigente, ing. Alberghina.
Dalla stessa tabella, si ha conferma che le scuole in possesso di certificazione antincendio sono solo 6, ci sono
certificati antincendio scaduti dal 2017, dal 2018, dal 2022, per questioni di sicurezza riterremmo opportuno non approfittare solamente delle proroghe, peraltro da verificare attentamente, come suggerisce qualche tecnico autorevole, nei termini e nelle competenze.
Siamo certi che l’amministrazione avrà fatto verificare dai tecnici degli uffici i requisiti minimi di sicurezza per ogni scuola, ma che non ci siano le certificazioni, o che debbano essere rinnovate, è un dato incontestabile.

Ci asteniamo da altre considerazioni sulle precisazioni oggi inoltrate dall’assessore perché non cerchiamo lo scontro, strategia del cerchio magico del sindaco che si è palesata, invece, ampiamente, in aula, nei modi e nei toni, nei confronti della consigliera Caruso.
Desideriamo solo precisare che le affermazioni della consigliera Caruso non sono state a mezzo stampa, ma la stampa ha ripreso il suo intervento nel corso della seduta di consiglio comunale di lunedì 10 marzo, per incantesimo svanito dalla registrazione della seduta stessa.
Ribadiamo, è quanto mai azzardato parlare di informazione parziale e distorta, come sottolinea l’assessore c’è una relazione chiara degli uffici comunali sulla questione, che, appunto, alleghiamo in calce all’articolo

Questa la nota odierna dell’assessore Pasta:

A seguito dell’allarmismo generato dalle dichiarazioni della consigliera Caruso in merito alle certificazioni antincendio delle scuole, l’assessore alla Pubblica istruzione Catia Pasta dichiara quanto segue:

“Prima delle considerazioni politiche, è importante ripristinare la realtà dei fatti: il Governo ha introdotto novità consistenti nelle misure per la mitigazione del rischio incendio nelle scuole, dando tempo ai Comuni di adeguarsi ai nuovi adempimenti fino al 31 dicembre 2027.
Ragusa si è mossa per tempo: 6 scuole hanno già la certificazione antincendio, mentre per le altre la procedura è già avviata.
I presìdi antincendio delle scuole risultano ovviamente già da ora regolarmente disponibili e correttamente manutenuti.
Mi trovo costretta a fare questa precisazione non tanto per arrogare meriti all’Amministrazione o agli uffici comunali, sempre attenti al mondo della scuola, ma per frenare l’allarmismo generato dalle affermazioni a mezzo stampa della consigliera Rossana Caruso, la quale ha dichiarato che “solo 6 scuole su 22 sono in regola con le certificazioni di sicurezza antincendio.”
Un modo di dare informazioni parziale se non distorta, che magari darà visibilità politica alla consigliera, ma che specula sulla scuola e genera allarme nelle famiglie, aggravato dal fatto che la stessa consigliera ha ricevuto dagli uffici comunali una relazione chiara sulla questione.
Ritengo sia superfluo ogni altro giudizio su questo modo di fare politica sulle spalle della scuola”.

Riscontro accesso atti consiglieri Caruso Bennardo-signed

Ultimi Articoli