Al ‘Maggiore’ di Modica interventi per protesi d’anca con una innovativa tecnica mininvasiva

L’equipe diretta dal dott. Catalano segna un importante traguardo nella frontiera ortopedica della chirurgia ortopedica mininvasiva
Tre interventi chirurgici sono stati effettuati, su pazienti affetti da coxartrosi all’anca, tramite un’innovativa tecnica chirurgica, nell’U.O.C. Ortopedia dell’ospedale Maggiore di Modica, direttore f.f. dott. Alfio Catalano.

I tre interventi sono stati eseguiti dall’equipe di Ortopedia del P.O. modicano, guidata dal dott. Catalano, con la presenza del prof. Cesare Faldini, dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna.
Il dott. Catalano ha appreso tale innovativa tecnica chirurgica effettuando stage formativi all’estero – Parigi – e all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna.

Un’innovativa tecnica chirurgica mininvasiva detta AMIS – Anterior Minimally Invasive – che si serve di una metodica che permette di eseguire un intervento di protesi all’anca per via mininvasiva anteriore e che riduce in maniera significativa il rischio di danneggiamento delle strutture periarticolari quali muscoli, tendini, vasi e nervi.
Tutto avviene in modo semplice standardizzato, riproducibile e sicuro, indipendentemente dal morfotipo del paziente, tramite l’utilizzo di uno strumentario dedicato, disegnato per minimizzare e semplificare i passaggi chirurgici.

«Questo innovativo sistema è stato sviluppato in collaborazione con Chirurghi Ortopedici di tutto il mondo – ha spiegato il dott. Catalano – con l’obiettivo di semplificare l’esecuzione della tecnica mininvasiva dell’anca permettendo di ridurre la permanenza ospedaliera, ridurre significativamente i tempi di riabilitazione, ridurre i rischi di lussazione, preservare il tono muscolare nell’immediato post operatorio, ridurre il dolore post operatorio, ridurre le perdite ematiche, velocizzare la ripresa delle attività quotidiane e ridurre le cicatrici.»

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