Amministrazione Cassì: unico bilancio quello dei primi 10 giorni

Una amministrazione appena insediata che senza bilancio, manca, infatti, il consuntivo 2017 e il preventivo 2018, non può muoversi come vorrebbe.
Lo ha evidenziato, con il suo stile, l’avv. Peppe Cassì, senza nessuna polemica con la passata amministrazione, nel solco di una linea che, dall’insediamento, ha voluto guardare solo al futuro della città.
Inevitabile, però, che una riflessione porta a considerare quello che non si è fatto, quello che si è fatto male, quello che si sarebbe potuto fare, ma nessuno degli assessori ha tenuto a rimarcare le criticità oltre ciò che riguarda modi e tempi di intervento che, in alcuni casi, sono improcrastinabili.
Ma la mancanza dello strumento finanziario impone rigide linee di intervento e la situazione si potrà sbloccare solo a fine settembre.
Una situazione delicata, imposta dalle contingenze, che il Sindaco, di concerto con i suoi assessori, ha voluto illustrare alla stampa e, quindi, ai cittadini, anche per superare gli inevitabili tentativi di censura che vengono inoltrati, soprattutto attraverso i social.
Un approccio nuovo con la città, con i cittadini, che vengono informati preventivamente sullo stato delle cose, sulla priorità dedicata agli interventi, e che, soprattutto, si rendono conto, non solo, di essere tenuti in conto ma, piuttosto, di poter essere informati, già dall’inizio, di come stanno le cose.

Una situazione difficile che parte dalla scarsa presenza di dirigenti di ruolo, solo 4 per 12 settori, oltre al Segretario Generale, una situazione di emergenza che si è cercato di tamponare con la sostituzione ope legis, con apposite determine sindacali, del termine di scadenza degli incarichi dirigenziali conferiti all’ing. Giuseppe Giuliano per la direzione del Settore “Ambiente, Energia e Verde pubblico” ed al dott. Francesco Scrofani per la direzione del Settore “Tributi”, mentre nulla si è potuto fare per il trasferimento richiesto dal Ragioniere capo, dr Cannata, che ha dovuto prendere servizio dal 1°lugllio nella nuova sede.
Quello del settore finanziario, stante l’impossibilità di procedere all’assunzione di dirigenti esterni, senza bilancio approvato, ha imposto di ricorrere alla disponibilità e alle competenze, fortunatamente di elevato livello, del personale dell’Ufficio Ragioneria, con in testa la dott.ssa Raniolo che ha assicurato la massima disponibilità per la redazione dello strumento finanziario in tempi relativamente brevi.
Segnatamente per la mancata predisposizione del bilancio, il Sindaco Cassì ha addebitato il default della passata gestione alla fase elettorale molto lunga, complice anche un disallineamento consistente, nell’ordine dei 2 milioni di euro che avrebbe impedito di trovare soluzioni in tempi ragionevolmente accettabili, ma la città è stata abituata, negli ultimi cinque anni, si deve dire, all’approvazione dei bilanci in tempi fuori da ogni ragionevole scadenza.

Il Sindaco ha poi centrato l’attenzione sulle emergenze che, al momento, assillano la città.
Della prima, quella delle criticità della raccolta dei rifiuti, ha mostrato di averla collocata al primo posto e lo si è dedotto dalla padronanza nell’analisi della situazione.
Ancora una volta nessun riferimento a quanto deciso in passato, ma inevitabili gli interrogativi sulle responsabilità primarie per un appalto assai oneroso, non partito nei tempi previsti, con il grave problema del disallineamento fra utenze previste e utenze reali che ha causato un forte ritardo nella predisposizione dei mastelli occorrenti, senza dire che ci potrebbero essere ipotesi di richieste, da parte della ditta, se non di un risarcimento, di un adeguamento del compenso, se non altro per l’impegno notevolmente più oneroso.
Un errore che sarebbe derivato dal conteggio dei contribuenti e non delle utenze reali, non si sa ancora se da addebitare all’azienda che si occupò del progetto dell’appalto per la raccolta dei rifiuti o agli uffici comunali che avrebbero fornito dati falsati.
La situazione è stata complicata dagli obiettivi che si dovevano raggiungere, che hanno imposto di partire su Marina di Ragusa in un periodo non certo ideale per un esordio della differenziata complicato dalla eccessiva presenza di residenti stagionali, turisti e residenti occasionali.
Il Sindaco ha tenuto ad evidenziare la grande disponibilità mostrata dall’impresa, e dai suoi dirigenti, oltre che dalle maestranze tutte, a venire incontro alle problematiche con elevato senso di collaborazione, come pure ha esaltato il grande senso civico dei ragusani che, fondamentalmente, hanno dimostrato di sapersi adattare, in tempi celeri, alle inevitabili difficoltà dell’avvio di un sistema nuovo di raccolta, indispensabile per la tutela ambientale.
I risultati positivi già si intravedono, la differenziata è al 34,5 %, alla data del 30 giugno, 1 milione di Kg in meno di rifiuti in discarica, di certo ci sarà tolleranza zero verso gli incivili che abbandonano indiscriminatamente rifiuti dove una volta c’erano i cassonetti o, peggio, in minidiscariche che sorgono come funghi, problematiche per il cui superamento si stanno attuando tutte le misure possibili atte a prevenire e a reprimere i fenomeni negativi che non possono inficiare gli sforzi per portare Ragusa a livello dei centri più efficienti in tema di raccolta differenziata.
Sfruttando le sue specifiche competenze di ordine legale, il Sindaco sta passando sotto la lente di ingrandimento il capitolato dell’appalto, trovando, per esempio, da ridire sulla assenza di disposizioni per la pulitura e il lavaggio dei contenitori, una mancanza o dimenticanza grave che in una zona di alte temperature ambientali, come la nostra, pone problemi non indifferenti di ordine sanitario.
Anche in questo caso, provvidenziale la grande disponibilità dell’impresa che ha assicurato, intanto, un servizio integrativo permanente, a Marina di Ragusa, sia di informazione per l’utenza, sia, soprattutto, di raccolta pomeridiana per determinate utenze non domestiche, al fine di evitare lo stallo eccessivo di rifiuti nei contenitori, oltre ad assicurare, almeno 2 volte al mese, la pulitura dei contenitori condominiali e delle utenze non domestiche.
Questa è l’emergenza che il Sindaco considera, giustamente, quella più meritevole di attenzione, oltre ad essere di sua stretta competenza, avendo trattenuto la delega ambientale.
I tempi, che son stati dedicati anche agli altri assessori e ad alcune delle deleghe loro riservate, non hanno consentito una disamina, da parte del primo cittadino, sugli altri comparti di sua competenza, primi fra tutti lo sport e l’edilizia sportiva, le politiche giovanili, la cultura e i beni culturali, l’Università e le frazioni, ma va riconosciuto che, in appena 7 giorni lavorativi, i problemi affrontati sono stati tanti e impellenti, come è verificabile anche dall’impegno profuso dagli altri assessori che nella stessa conferenza stampa hanno illustrato l’attività di questi primi giorni, della quale ci occupiamo, specificatamente, in altra parte del giornale.

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