Nino Minardo propone l’istituzione della ‘Giornata del Donatore’

Nino Minardo propone di istituire la “Giornata siciliana del donatore di sangue”, che si potrebbe celebrare il 23 ottobre, giorno in cui è nata, correva l’anno 1978, la prima sezione Avis a Ragusa, provincia diventata la più virtuosa d’Italia per numero di donazioni.

“ll dono del sangue è un’esperienza di vera solidarietà, di notevole valore civico ed etico, un gesto di grande generosità, che permette di salvare tante vite umane. Da questo presupposto ritengo sia importante incentivare la cultura della donazione in tutti i comuni siciliani attraverso una proficua campagna di sensibilizzazione, utilizzando tutti gli strumenti di comunicazione e informazione, attraverso una giornata dedicata a questo importante tema.
A tal proposito ho invitato il Presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, ad avviare ogni procedura per istituire “La giornata siciliana del donatore di sangue” da celebrarsi il 23 ottobre di ogni anno, giorno in cui, era il 1978, nacque la prima sezione Avis a Ragusa diventata nel corso degli anni la prima in Italia per donazioni di sangue.
La proposta è stata inviata anche al Presidente della Regione, Musumeci, all’Assessore Regionale alla sanità, Razza e al Presidente Regionale Avis, Mandarà. Un riconoscimento alla provincia di Ragusa che in Italia vanta una posizione di prestigio in un campo di alta valenza sociale; provincia che è cresciuta sempre più grazie alla presenza nel territorio delle varie sezioni dell’Avis e alla stretta collaborazione con i centri trasfusionali degli ospedali del capoluogo, Modica e Vittoria.
Una giornata tutta siciliana per consolidare l’importanza della donazione attraverso conferenze e iniziative che coinvolgano i cittadini, associazioni, istituti superiori, istituzioni con in prima linea i sindaci per rimarcare quanto sia importante la solidarietà sociale e la cittadinanza attiva.
Ma anche manifestazioni con testimonial di eccezione per veicolare con forza il messaggio della donazione. Ragusa in questo senso è l’esempio da seguire: le famiglie nell’area iblea possono vantare almeno un donatore grazie alla diffusione della cultura della donazione che si è radicata sin dagli anni 70’ quando è cominciata in tutti i comuni l’azione dell’Avis che si è man mano diffusa in modo capillare.
In generale in Sicilia da qualche anno si è un po’ ridotto il numero dei donatori e degli emocomponenti raccolti, anche se la nostra regione mostra, comunque, margini di sostanziale equilibrio tra l’attività di raccolta e il fabbisogno occorrente.
“La giornata siciliana del donatore di sangue “ assume un’importanza fondamentale perché è uno strumento di coinvolgimento di tante persone per far decollare quelle realtà dove ancora la cultura della donazione non è radicata, da una parte, e consolidare i percorsi intrapresi per fare rete tra le varie associazioni e far comprendere ai cittadini che è importante, soprattutto nel periodo estivo, che non manchi la materia prima, il salva-vita, per assicurare le cure necessarie non solo ai talassemici, ma anche agli altri pazienti che necessitano del sangue per interventi chirurgici e per patologie oncologiche e onco-ematologiche.
On. Nino Minardo

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