Un incontro della FISASCAT CISL con i referenti del Centro Commerciale Le Masserie per parlare di tutela dei lavoratori per le chiusure festive.
L’organizzazione sindacale recrimina per le consultazioni delle organizzazioni sindacali in tavoli separati: “La tutela degli interessi dei lavoratori non può essere una questione di meriti o di primati ad appannaggio degli interessi delle organizzazioni sindacali” afferma il segretario territoriale di Ragusa della Fisascat Cisl, Salvatore Scannavino, commentando la trattativa in corso.
“Il 10 gennaio scorso, la Fisascat ha presentato una richiesta di incontro con la direzione delle Masserie – continua Scannavino – proprio in ordine al calendario delle festività 2023.
Lunedì avremo modo di confrontarci su questo argomento con la direzione che ringraziamo, intanto, per avere accolto la nostra richiesta.
Unica nota di rammarico la consapevolezza di dover tutelare gli interessi dei lavoratori in maniera separata rispetto alle altre organizzazioni sindacali provinciali piuttosto che costituire un adeguato fronte unitario, così come avevamo auspicato. Ma, tant’è, ne prendiamo atto e andiamo avanti per la nostra strada. Peccato, un’altra occasione persa”.
Al riguardo, si auspica una soluzione definitiva della questione che si ripropone spesso, occorre istituire regolari controlli, anche al di fuori della questione chiusure festive, per regolari contratti di lavoro e regolari retribuzioni, in linea con quanto previsto dai contratti nazionali di lavoro.
Per il resto, sono tanti e diversi i lavori che debbono essere svolti anche in giornate festive, e non tutti sono adeguatamente retribuiti: fabbriche aperte h24, Forze dell’Ordine, personale degli ospedali, delle case di cura, dei ricoveri, addetti al settore ricettivo, della ristorazione e della somministrazione, per citare solo alcuni dei settori dove non c’è differenza fra feriale e festivo.
I dipendenti dei centri commerciali dovranno assumere consapevolezza delle esigenze dei datori di lavoro e dell’utenza che gode di massima elasticità negli orari e nei giorni di apertura, è così in tutta Italia e nel mondo, sarebbero auspicabili anche le aperture notturne per alcuni settori merceologici, dalle nostre parti commesse e cassiere, perché mai solo le donne, tollerano male anche agli orari prolungati, quando si avvicinano le 21 è meglio non aprire bocca. Che vadano a cercarsi un altro lavoro.