Considerazioni di segno opposto per la rinegoziazione dei mutui del Comune

di redazione
Divergono le opinioni, in merito di 5 Stelle e di Territorio

Per il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, solo una scelta di buon senso. Nell’esprimere pieno appoggio all’azione della Giunta municipale, per aver aderito alla proposta della Cassa Depositi e Prestiti, i grillini si dicono convinti di poter godere di maggiori disponibilità di cassa, a seguito della riduzione dell’ammontare delle rate per il periodo di ammortamento attualmente previsto, e di una riduzione dell’aliquota di interessi applicata al singolo mutuo, con ulteriori vantaggi sulla spesa corrente annuale nei primi anni di ammortamento. Pur consapevoli che la rinegoziazione produrrà un maggior costo per gli interessi, tale aggravio potrà essere annullato dall’estinzione anticipata dei mutui di esiguo importo e con tassi di interesse oggi non più favorevoli. Inoltre le economie derivanti dal minore esborso annuale possono essere destinate alla copertura di spese di investimento in base ai principi dell’articolo 119 della Costituzione. Il Movimento 5 Stelle Ragusa considera la rinegoziazione dei mutui un’occasione che non si poteva perdere, ma rivolge l’attenzione anche al passato: il 77,86% dei mutui, corrispondente a circa euro 26.000.000 è stato contratto negli anni 2007- 2008 -2009, creando un debito pro-capite di euro 463,00. Una percentuale smisurata, per l’arco temporale di soli tre anni, che lascia basiti i 5 stelle. Solo strumentali sono considerate, quindi, le contestazioni delle opposizioni, nella certezza che l’atto della Giunta potrà contribuire a ridurre i debiti contratti da amministrazioni passate. Di segno opposto le considerazioni di Venerando Suizzo, ex amministratore, componente del coordinamento cittadini di Territorio. Si tratterebbe di una scelta esclusivamente dissennata, che sconosce il buon senso. “Invece di volgere l’attenzione al passato, il gruppo del M5S al Consiglio comunale di Ragusa farebbe meglio a considerare il presente e, poi, il futuro prossimo perché, per quanto vero sia che l’Amministrazione precedente, nel 2008, aveva contratto nuovi mutui, è anche vero che, ai tempi, le regole erano ben diverse e l’ente comunque si manteneva al di sotto dei limiti di legge, come sempre certificato dall’organo di revisione in tutti i consuntivi. Dovrebbero, gli amici del Movimento 5 Stelle, dirci invece come mai nella delibera che hanno approvato non viene menzionato il maggior costo per l’ente di 350.000 euro ( inserito solo nell’allegato quasi fosse un dettaglio irrilevante ) che inasprisce palesemente la spesa corrente futura, quando poi, alle difficoltà di cassa, neanche questo menzionate nella delibera degli equilibri di bilancio approvata di recente, il legislatore ha previsto altri istituti vedi l’anticipazione e non certo la rinegoziazione dei mutui, operazione che in assenza di una puntuale disamina dei costi/benefici, si traduce in un unico vantaggio per la Cassa Depositi e Prestiti, a discapito dei cittadini ragusani. La precedente Amministrazione, nel 2009, con l’attività di diverso utilizzo dei mutui già in ammortamento e con l’istituzione anticipata di alcuni prestiti aveva avviato un percorso virtuoso per una reale ottimizzazione delle risorse e contenimento della spesa corrente, percorso che oggi, grazie al Movimento 5 Stelle, è stato di fatto azzerato con un aumento di spesa corrente da ultimo bilancio approvato di circa 4 milioni (da 73 a 77 milioni) di euro con grave irrigidimento del bilancio e squilibrio della cassa dell’ente. Vero è che nella verifica degli equilibri l’Amministrazione dà atto che è tutto a posto, ma di fatto la scellerata rinegoziazione dei mutui evidenzia una diversa realtà dei fatti.

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