Uno degli organismi, peraltro previsto da specifica normativa, meno considerati dall’amministrazione Cassì, ha visto, ieri, giovedì 10 novembre 2021, una delle sue episodiche convocazioni: L’Osservatorio per il Turismo, previsto dall’art. 18 del Regolamento per l’applicazione dell’imposta di soggiorno, un osservatorio permanente formato dall’Amministrazione Comunale e dalle associazioni maggiormente rappresentative dei titolari delle strutture ricettive con il compito di monitorare gli effetti dell’applicazione dell’imposta e di formulare eventuali proposte correttive.
Già dall’insediamento dell’attuale giunta che amministra la città, si poté notare un fondamentale disinteresse verso l’organismo che vide la nomina dei nuovi rappresentanti dell’amministrazione, i consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza, solo con 7 mesi di ritardo, nel gennaio 2019.
I primi atti formali si ebbero addirittura nel dicembre del 2019, quando fu eletta Presidente la rappresentante di Federalberghi, la dott.ssa Carlotta Schininà, in quella occasione fu lanciata l’idea di superare la periodicità delle convocazioni prevista dal regolamento e procedere a incontri mensili.
L’organismo è stato sempre pervaso, se vogliamo anche fino alla riunione di ieri, dall’equivoco di fondo che nessuno mai ha voluto chiarire; compito dell’osservatorio di monitorare gli effetti dell’applicazione dell’imposta e di formulare eventuali proposte correttive, anche in riferimento a eventuali problematiche di carattere tecnico e all’effettivo impiego del gettito dell’imposta.
Frutto di un regolamento malamente impostato, l’apparente contraddizione fra il punto 3 dell’art. 18 del Regolamento – “L’osservatorio rappresenta un organo meramente consultivo dell’amministrazione ed il suo parere non è vincolante” e il successivo punto 4 che recita: “L’osservatorio al fine di promuovere progetti ed iniziative in campo turistico da proporre all’amministrazione può richiedere l’apporto collaborativo delle associazione rappresentative di agenzie viaggi , guide turistiche , associazioni dei consumatori, consorzi turistici e pro loco”.
Si evince chiaramente che l’osservatorio deve monitorare l’utilizzo dell’imposta di soggiorno ma il suo parere non è vincolante, a cosa serve, allora, se non a produrre qualche proposta per l’assessore al turismo, tenuto che la linea politica di utilizzo è tutelata da ogni ingerenza?
All’ordine del giorno della riunione c’era l’esame delle dimissioni della Presidente Schininà che, sostenuta all’unanimità dagli altri componenti del tavolo, ha ribadito la necessità di un più attivo coinvolgimento dell’Osservatorio nelle scelte, per una reale funzione dell’organismo.
Al tavolo erano presenti il sindaco Cassì e l’avv. Andrea Tumino, come consigliere di maggioranza, assente, per giustificati motivi, la consigliere Cettina Raniolo, i due rappresentanti della minoranza, Giorgio Mirabella e Giovanni Gurrieri, Carlotta Schininà e Giovanni Occhipinti per Federalberghi, Danilo Tomasi per Confcommercio, Cesare Sorbo per l’Associazione Sicilia Costa Iblea, La Rosa per il CCN di Ibla, la dott.ssa Migliorisi in rappresentanza di Confindustria, Alessandro DiMartino, funzionario CNA di Ragusa e delegato CNA Turismo e Francesco Firrincieli in rappresentanza degli imprenditori turismo CNA, oltre al Dirigente dott. Puglisi e alla funzionaria sig.ra Antoci.
Sfoggio di buoni e sinceri propositi da parte di tutti per la crescita e lo sviluppo del turismo nella nostra città, buoni propositi anche da parte del Sindaco che, in virtù di impegni futuri, non ha certo perso l’occasione per chiedere alla dott.ssa Schininà di recedere dalle sue posizioni e continuare a guidare l’Osservatorio.
Proposta accettata dall’interessata e confermata dall’acclamazione, da intendere come naturale riconoscimento delle capacità imprenditoriali e di leadership autorevole.
I presupposti perché l’Osservatorio arrivi alla sua maturità ci sono tutti, si spera che diventerà veramente permanente, come hanno stabilito i convenuti al tavolo.
Chi scrive è, purtroppo disilluso, le migliori intenzioni dei componenti del tavolo avranno poco tempo per far sì che si attuino loro strategie, siamo a fine mandato, si parte troppo tradi per cambiare le cose, con questo o con altro sindaco, se ne dovrà riparlare, almeno, nell’estate del 2023 per una programmazione destinata, inevitabilmente al 2024.
Saranno ottime le proposte dell’Osservatorio che potranno scaturire da una cadenza mensile delle riunioni, ma si dovrà fare i conti con la realtà: impossibile sovvertire il piano di utilizzo della tassa di soggiorno, non ci saranno i tempi e, soprattutto, la disponibilità dell’amministrazione a una radicale svolta.
Ci ritroviamo somme impegnate che riguarderanno periodi oltre la fine del mandato, unica possibile soluzione potrebbe essere un fronte di tutte le opposizioni in Consiglio, oggi maggioranza, per bocciare il bilancio, del quale il piano di utilizzo è solo un allegato: ma ci sono opposizioni con attributi tali da cambiare le cose? Non pare.
Come ogni, anno ci sorbiremo ingenti fondi destinati per il Piano Strategico del Turismo, per gli eventi culturali che non sono mai ad alta valenza turistica, spese varie e indefinite per promozione del territorio, per contributi vari, per eventi natalizi e spese di gestione del Castello di Donnafugata.
In altra sede procederemo ad un esame del piano di utilizzo della Tassa di Soggiorno, con una verifica dell’utilizzo dei fondi del 2021, peraltro resi pubblici perché facenti parte, analiticamente, del Consuntivo 2021.
Molti consiglieri di opposizione hanno sempre chiesto lumi in tal senso, evidentemente non leggono nemmeno gli atti che passano in Consiglio.
Grande importanza potrebbe rivestire l’Osservatorio per l’imposta di soggiorno, alla luce della mancanza di opposizioni e, quindi, di sollecitazioni per l’amministrazione.
Nella riunione, l’intervento iniziale del Sindaco ha badato a tutelare la scelta, diventata preponderante, ma condivisa da pochi, del Piano Strategico del Turismo, banale iniziativa sostenuta da ben identificati esponenti della giunta, per ricerca di consenso, con i fondi del bilancio partecipato.
Iniziativa che, sempre sostenuta dagli stessi soggetti, ha richiesto una successiva contribuzione di 30.000 euro da aggiungere ai primi 35.000, l’assunzione, come collaboratore del sindaco, per un anno, del redattore del piano, per altri 30.000 euro, nonché lo stanziamento di ulteriori 70.000 euro, lievitati, in questi giorni, a 100.000 euro, questa volta inseriti nel piano di utilizzo della tassa di soggiorno 2023.
I partecipanti alla riunione, primo fra tutti Danilo Tomasi di Confcommercio, hanno fatto emergere l’esigenza di un reale funzionamento del tavolo, senza il quale lo stesso non ha motivo di esistere. Da più parti, si è sentita l’esigenza di una analisi approfondita di come sono stati spesi i soldi negli anni passati, in fondo il compito elettivo dell’Osservatorio.
Valutazioni competenti, ancorché non tutte condivisibili, sono state avanzate da Giovanni Occhipinti di Federalberghi, che ha sottolineato come i fondi dell’imposta sono stati spesso distratti per utilizzi non appropriati, cultura, spettacoli, contributi, vari. Occhipinti ha messo in guardia dalla riduzione dei fondi del prossimo anno che sarà dovuta alla chiusura del club Mediterranee e ha ribadito l’esigenza di trovare soluzioni idonee a sfruttare la presenza dell’aeroporto di Comiso che potrebbe essere protagonista del turismo del territorio.
Una visione professionale, la sua, ad ampio respiro, che guarda non solo all’aeroporto, ma anche ai porti, all’autostrada, alla Ragusa Catania, tutte infrastrutture che cambieranno il volto del turismo in zona, come già avvenuto con l’avvento dell’autostrada fino a Siracusa per la zona di Noto-Marzamemi.
Sulla stessa linea, per una maggiore attenzione alle potenzialità date dall’aeroporto, la dott.ssa Migliorisi di Confindustria. Ancora Occhipinti ha sottolineato l’esigenza di guardare alle Fiere di settore come fondamentale elemento di promozione del territorio.
Dimartino della CNA Turismo ha invitato a guardare alla realtà per i fondi da destinare a nuove rotte per l’aeroporto di Comiso, considerate le normative stringenti che, almeno in passato, hanno resi vani gli stanziamenti, anche corposi, quasi del tutto inutilizzati, e ha evidenziato come in passato molte iniziative si sono rivelate estemporanee, con minimi riscontri e, soprattutto, non indirizzate ad una vera crescita del settore. L’imprenditore Firrincieli della CNA, riprendendo le parole del sindaco circa il ruolo fondamentale del turismo per il territorio, ha rimarcato l’esigenza di dedicare più tempo e maggiori fondi al settore.
Anche Cesare Sorbo dell’Associazione Sicilia Costa Iblea, nel suo intervento, ha richiamato i temi fondamentali emersi nell’incontro, riguardanti, soprattutto, l’opportunità di un sempre ottimale utilizzo dei fondi dell’imposta.
A difesa delle politiche dell’amministrazione ha parlato l’avv. Andrea Tumino che ha voluto alleggerire il peso di valutazioni negativa, rappresentando l’impegno e gli sforzi dell’amministrazione che hanno consentito, comunque, al territorio, un turismo numericamente di riguardo e qualitativamente di livello, come testimoniato dalle presenze e dagli ingressi al Castello di Donnafugata, segnali di politiche dedicate che hanno avuto i loro riscontri anche nel difficile periodo dell’emergenza pandemica.
Unico dato che ci permettiamo sottolineare, emerso dall’incontro, la scarsa considerazione per il Piano Strategico del Turismo, per il quale non c’è stata mai adeguata condivisone e per il quale non è merso alcun entusiasmo, nessuno dei presenti si è voluto sincerare delle potenzialità dell’iniziativa, guardando, piuttosto, con malcelata curiosità, alle enormi risorse riservate, di destinazione indefinita.