I comitati, le associazioni di categoria, anche l’ufficio Stampa del Comune, inondano gli organi di informazione, senza distinzione di peso e di autorevolezza, di comunicati che però si rivelano, quasi sempre, sterile propaganda e non intenzione vera di informare, con trasparenza massima, i cittadini.
Due casi emblematici, per combinazione, nelle stesse ore.
Confagricoltura informa, solo 12 ore prima, che giovedì mattina, nella sua sede, incontrerà i candidati alle elezioni regionali. Nella nota si specifica che l’incontro è riservato ai soci della confederazione.
Qualche autorevole giornalista sostiene che chi ha ricevuto il comunicato è comunque da considerarsi invitato ad assistere, qualche altro operatore dell’informazione, meno autorevole ma più smaliziato, telefona all’addetto stampa della confederazione e trova conferma che non è prevista la presenza di giornalisti.
Fermo restando che ognuno a casa sua decide come meglio crede, riteniamo che una informazione trasparente e corretta debba prevedere questo tipo di incontri alla luce del sole.
Non si tratta di contatti bilaterali con questa o quella forza politica, non si tratta di contatti personali con questo o quel personaggio politico.
Trattandosi di riunione aperta a tutti i candidati, non ci sarebbe nulla di male se i giornalisti fossero messi nelle condizioni di ascoltare le richieste, le proposte dell’associazione di categoria, le aspirazioni, le esigenze e, nel contempo, di ascoltare cosa ne pensano i candidati, quali saranno gli impegni che vogliono prendere e quali le iniziative per concretizzarli, anche e soprattutto all’interno dei rispettivi partiti di appartenenza.
Senza tutto questo i comunicati diventano solo sterile propaganda, solo mezzo per apparire, della serie “comunico ergo sum”
Del tutto formale la nota per annunciare l’incontro, ancora più inutile il resoconto del confronto, che ripete i due atti dell’incontro, i vertici di Confagricoltura che espongono necessità e le difficoltà del settore, le esigenze, le aspirazioni, i candidati presenti che hanno dato risposte di cui non si fa cenno.
Cosa far sapere alla città e alla provincia è tutto da scoprire.
Nella serata di mercoledì 14 settembre, incontro, convocato, sempre in maniera riservata, dal sindaco Cassì con i comitati di residenti e le associazioni di categoria interessati alle problematiche di mobilità, ZTL, viabilità, parcheggi ed esigenze legate alle politiche turistiche del quartiere.
Un incontro spesso auspicato dai singoli attori della difficile problematica, un momento di confronto che oggi va tanto di moda, tanto, in definitiva, il sindaco e i suoi assessori, more solito, adottano le scelte che ritengono più efficaci e le istanze dei residenti e dei commercianti, salvo piccoli aggiustamenti, vanno a farsi benedire.
Anche per questo incontro, troppo riservato al quartiere di Ibla, come se Ragusa e il suo centro storico fosse avulso, a poche centinaia di metri, da queste questioni, porte chiuse, nemmeno un avviso alla stampa che, potrebbe, prima dell’incontro, e, meglio ancora, al termine, chiedere, a caldo, impressioni e resoconti della riunione.
E dire che ci sono comitati e associazioni che inondano le redazioni di comunicati con ogni tipo di rilievo, segnalazioni, anche per irregolarità di legge e legittimità dei provvedimenti.
Ma, in questi casi, nessun avviso alla stampa, nemmeno risposte esaustive alle richieste per sapere qualcosa.
Siamo certi che, ci riferiamo a qualche comitato di residenti in particolare, non siano stati messi sul tavolo i rilievi e le eccezioni sulla regolarità dei provvedimenti e degli atti adottati per la circonvallazione di Ibla.
Sarebbe stato d’uopo, chiarire, prima di ogni cosa, questi punti, prima di vomitare parole su ZTL, parcheggi, collegamenti navetta, presenze turistiche e quant’altro sollevato durante tutta la stagione.
Ma del resto, è sempre apparso chiaro a tutti che determinati elementi non hanno gli attributi necessari per fare proseguire ai comunicati e alle denunce, i fatti: per esempio, in questo tavolo saranno state presi in considerazione gli esposti, più volte annunciati, al prefetto, al sindaco e alla procura sulle irregolarità della circonvallazione… se esistono.
Si ha qualche cenno sui contenuti della riunione, si tratta sempre di un resoconto superficiale e lacunoso, solo dalle pagine del quotidiano locale, e da un comunicato, odierno della CNA.
Si sarebbe discusso di viabilità di controlli elettronici degli ingressi, parcheggi, si è anche parlato del fantomatico piano strategico del turismo che sta diventando, considerati i tempi, lo zimbello di questa amministrazione.
Ma cosa si sono detti in proposito, resta un mistero, solo salotto, forse.
L’assessore Barone, collegato da remoto ha stigmatizzato le facili strumentalizzazioni e ha detto di attendere i numeri ufficiali delle presenze nei mesi estivi, da buon politico, intanto, avrebbe auspicato che il tavolo continui a lavorare per la città.
Dei comitati di residenti solo Vivibla ha espresso la condivisone per la scelta della ZTL che va difesa da chi non la gradisce, mentre avrebbe sottolineato l’esigenza di non far circolare gli autobus turistici fino alla Chiesa del SS Trovato, sede costante di ingorghi pericolosi, anche per la sicurezza pubblica inquanto impediscono il transito dei mezzi di soccorso.
Dalla CNA, che ha partecipato al tavolo con ben quattro rappresentanti (un numero fuori dal normale perché se ogni componente partecipasse con quattro rappresentanti, non sarebbe un tavolo ma diventerebbe uno stadio, meglio sarebbe dire servirebbe uno stadio per accogliere tutti, con quello ne conseguirebbe in termini di spazio per ogni intervento – un po’ quello che accadeva al tavolo dell’ Osservatorio per la tassa di soggiorno che non ha mai sfornato nulla di concreto – NdR), condivisione per la ZTL ma critiche per una programmazione non armonica e non all’altezza delle esigenze di un centro turistico come Ibla.
CNA consapevole che è difficile, (se non impossibile NdR) contemperare esigenze di residenti e di commercianti, ma, come è nel DNA delle associazioni di categoria, massima fiducia nel confronto, Ibla deve diventare “un grande hub turistico per eccellenza, una vera e propria vetrina della nostra provincia in grado di intercettare i flussi turistici importanti che arrivano in Sicilia.”
Ma serve conoscere l’idea turistica dell’amministrazione per tutto il territorio, serve un regolamento per i taxi (che non ci sono NdR), occorre fornire risposte ai settori della ricettività e della ristorazione (ma per quali istanze? NdR).
In pratica, il tipico tavolo di confronto dal quale sono scaturiti interventi, idee, richieste, ma tutto resterà fermo, almeno fino alla prossima stagione, poi ci saranno la campagna elettorale e le elezioni comunali, per bene che vada, per vedere qualcosa di concreto, ma sempre in enorme ritardo, occorrerà aspettare il mese di luglio prossimo, sempre che il piano strategico del turismo appaia e sia operativo.