Palestina e Israele. Le chiavi di lettura del conflitto in Medio Oriente” è stato il tema di un interessante incontro, organizzato dalla vicepresidente del Consiglio comunale di Ragusa, Rossana Caruso, e dal consigliere comunale Federico Bennardo.
Un momento di approfondimento nella particolare fase di scontro che tutto il mondo occidentale, e del Mediterraneo in particolare, sta vivendo con particolare apprensione per gli sviluppi che potrebbe avere una guerra dagli esiti imprevisti e catastrofici.
Nell’aula consiliare di Palazzo dell’Aquila, insolitamente piena in ogni ordine di posti, sono intervenuti come competenti ospiti nella materia, Marco Pierini, vicesindaco di Montespertoli, esperto laureato in Relazioni internazionali, e di Sara Scampini, assistente di ricerca in Relazioni internazionali del mondo arabo dell’Università La Sapienza di Roma.
Interventi del sindaco Cassì, che si è detto compiaciuto per l’esito dell’importante incontro e per la nutrita presenza di giovani, della consigliera comunale Carla Mezzasalma, con una interessante riflessione sull’argomento, e del ricercatore Salvatore Mercorillo.
L’intento degli organizzatori è stato quello di smuovere il non tanto apparente disinteresse della collettività locale attorno ad una problematica seria e di primissima importanza. Una tematica che non può non interessare anche i comuni cittadini ai quali si deve dare il beneficio di una informazione che percorre solo i canoni convenzionali senza approfondimenti necessari per chi si accosta alla tematica senza una indispensabile cultura di fondo sulla materia.
Non a caso l’appuntamento è stato particolarmente seguito da giovani che hanno avuto interesse ad allargare il proprio orizzonte e a capire quali possano essere le inevitabili conseguenze per l’impatto sociale e politico.
I due relatori, giovanissimi, hanno affrontato l’argomento non solo con evidente competenza ma con spunti derivati dall’esperienza diretta, sui territori interessati, che ha reso coinvolgente l’approccio per tutti.
Particolarmente graditi sono stati i molti riferimenti storici sulle origini del conflitto, fra arabi e israeliani e fra palestinesi e israeliani, ma, soprattutto i contenuti delle argomentazioni di entrambi i relatori che non hanno lasciato trasparire nessuna tendenza personale per ideologia o tesi politiche relative al conflitto, cosa che ha reso i loro interventi credibili, autorevoli, oltre che piacevoli da ascoltare, nonostante il tema non fosse dei più attraenti.