Festa in onore di San Giorgio a Ibla: si mettessero d’accordo se è Patrono di Ragusa o no

L’associazione dei Sangiorgiari aveva, addirittura, messo in forse i festeggiamenti in onore di San Giorgio Martire ove non fosse stato ufficialmente confermato dalle autorità ecclesiastiche, in tempo, il Patronato per il Santo al quale sono devoti.
Ipotesi ben presto smentite, l’odierno comunicato del Comitato festeggiamenti, che non sappiamo come si pone, gerarchicamente, rispetto all’associazione dei sangiorgiari, annuncia, con un comunicato “il programma di lunedì e martedì per onorare il glorioso patrono di Ragusa”
Da parte della Chiesa, ancora nessuna conferma sulle posizioni, da Ibla sono evidentemente certi del Patronato, fra poco si tornerà a leggere, come è sempre avvenuto, di Patrono Principale della Città.
Non ci sarebbe nulla di strano se, fra qualche decennio, ma anche prima, si cercherà di togliere il Patronato della Città a San Giovanni Battista, perché, in effetti, offusca l’immagine del Santo titolare.

Se vogliamo, questo dualismo, ormai diventato stucchevole, potrebbe essere eliminato e dovrebbero essere i ragusani a chiederlo, concedendo il pari titolo a San Giorgio, per eliminare un quadretto che, nel terzo millennio, è solo roba da film storico.
In ogni caso, quali che siano le decisioni della Chiesa, San Giovanni Battista sarà sempre il Santo Protettore amato e venerato, lo è, comunque, della Diocesi, San Giorgio avrà comunque i suoi fedeli incrollabili che lo potranno considerare, comunque, il vero Patrono della Città.
Ci saranno pure le persone normali che avranno rispetto e onoreranno, alla stessa maniera, i due Santi e li considereranno protettori come potranno rifugiarsi nella protezione ideale di qualsiasi altro Santo.
I Ragusani, i Sangiovananari, ne uscirebbero alla grande e da Ibla dovrebbero guardare ai massari come i veri “nobili” della città.

Questa la nota del Comitato festeggiamenti San Giorgio Martire:

È festa al Duomo di San Giorgio. Per onorare il glorioso patrono di Ragusa. La solennità liturgica sarà celebrata martedì 23 aprile mentre i festeggiamenti esterni, come annunciato, sono in programma il 24, 25 e 26 maggio.
In queste ore, il parroco, il sacerdote Pietro Floridia, e il comitato hanno definito i particolari della due giorni che prenderà il via lunedì.
Alle 18 ci sarà il suono a festa delle campane della chiesa Madre, alle 18,30 la recita del Rosario e, a seguire, alle 19, la santa messa.
Martedì, invece, il suono delle campane a festa e gli spari dei colpi a cannone che annunceranno la solennità della giornata sono in programma alle 9, alle 12 e alle 10. Alle 11 ci sarà la celebrazione della santa messa presieduta dal parroco, il sacerdote Pietro Floridia.
Alle 18,30 la recita del Rosario. Alle 19 la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa, e animata alla Schola cantorum parrocchiale diretta da Salvatore Tribastone, all’organo il maestro Luca Occhipinti.
Come da tradizione, parteciperanno all’appuntamento religioso le autorità civili e militari della città. Gli spari dei colpi a cannone saranno curati dalla ditta Pirotecnica iblea di Lorenzo Massari da Ragusa.

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