“Amore e Arte” si incontrano sul palco del Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla e danno il via alla nuova stagione 2024/2025

RAGUSA – Da ottobre “Amore e Arte” si rincontrano sul palco del suggestivo Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla per regalare ancora una volta emozioni uniche, mondi inesplorati, sguardi sorpresi.
La nuova stagione 2024/2025 porta sulla scena una sorpresa per gli abbonati e sette meravigliosi spettacoli in doppia replica, coinvolgenti rappresentazioni corali e intensi monologhi, opere raffinate che, sotto la direzione artistica di Vicky e Costanza DiQuattro, animeranno le magiche serate iblee.
Un cartellone che unisce musica e prosa, e ospita artisti eccezionali, interpreti straordinari che accompagneranno il pubblico in un nuovo viaggio, anticipato da uno spettacolo che il teatro ha deciso di omaggiare ai propri abbonati.

Sabato 19 ottobre alle ore 20.30 gli abbonati potranno assistere gratuitamente allo spettacolo “Le donne di Verga tra finzione e realtà”.
Con l’adattamento teatrale e la regia di Ezio Donato, sulle incantevoli musiche del compositore catanese Francesco Paolo Frontini, interpretate magistralmente da Angela Minuta (arpa), Loredana Sollima (flauto), Filippo Fasanaro (percussioni) e la voce della talentuosa Francesca Laganà, l’opera condurrà il pubblico nel mondo di Giovanni Verga.
Al centro della scena le parole che lo scrittore ha dedicato all’amore e alle donne, sia quelle della sua vita privata che quelle delle sue opere.
Durante la serata verrà anche presentato il nuovo cartellone e sarà possibile ritirare l’abbonamento alla nuova stagione teatrale.

“Il Teatro è vita – commentano le direttrici artistiche Vicky e Costanza DiQuattro – è l’incontro sul palco “dell’amore e dell’arte”, come cita il claim di questa nuova stagione. Il teatro è prezioso spazio di condivisione che abbraccia passato, presente e futuro. Gli spettacoli in programma, così come l’omaggio che siamo certe verrà gradito dai nostri affezionati spettatori, aprono le porte sia della memoria che dell’immaginazione, e invitano lo spettatore a percorrerne i sentieri, in un misto di emozioni e riflessioni che affondano le radici nella nostra umanità più profonda”.

La nuova stagione si inaugura con lo spettacolo “Oltre oceano”, nato dalla penna della stessa direttrice del Teatro Donnafugata e scrittrice Costanza DiQuattro.

Venerdì 25 e sabato 26 ottobre alle ore 20.30, la cantante Lidia Schillaci, diretta con maestria da Mario Incudine e accompagnata al pianoforte da Ciccio Leo, sarà infatti la protagonista di un’originale performance di teatro-musica al femminile capace di emozionare e conquistare il pubblico.
La trama si sviluppa attorno alla storia di una donna ferita che lascia la Sicilia e intraprende un viaggio verso l’America. Il suo sarà anche un viaggio interiore, scandito dai versi più belli della musica italiana con gli arrangiamenti Fabrizio Lamberti.

Venerdì 15 e sabato 16 novembre alle ore 20.30 Stefano Sabelli sarà lo straordinario interprete dello spettacolo “Figli di Abramo. Un patriarca, due figli, tre fedi e un attore”, adattamento a cura di Sabelli dell’opera “Abrahams barn” di Svein Tindberg, considerato in Norvegia un vero Blockbuster del Teatro di narrazione.
Arricchendolo di esperienze personali, Stefano Sabelli porta in scena la vita e la dinastia di Abramo, patriarca e profeta comune all’Ebraismo, al Cristianesimo e all’Islam. Un racconto colto e divertente arricchito dalle musiche dal vivo curate da Manuel Petti, Marco Molino, Daniele Giardina, Irene Apollonio e Lorenzo Mastrogiuseppe. Traduzione e regia di Gianluca Iumento.

Il grande Corrado Tedeschi sarà sul palcoscenico nei giorni di venerdì 13 e sabato 14 dicembre alle ore 20.30 con “L’uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello con la regia di Marco Rampoldi. Insieme a Claudio Moneta, Tedeschi interpreterà questo sempre attuale classico del teatro, e giocando sulle due corde tragiche e comiche coinvolgerà il pubblico in una sorta di “lezione semiseria” su Pirandello e la follia, sui temi dell’essere e dell’apparire. Il suo sarà un monologo di grande intensità, una sapientissima miscela di tragico, grottesco e umoristico che emozionerà divertendo.

Sabato 11 gennaio alle ore 20.30 e domenica 12 gennaio alle ore 18.30 sarà la volta dello spettacolo “Tanto vale divertirsi”, ideato, diretto e interpretato da Antonella Carone, Tony Marzolla e Loris Leoci, ovvero la Compagnia UNO & Trio.
Un’opera molto emozionante che omaggia il kabarett, la rivista e la comicità del ‘900, ricca di musica e canto, che si ispira a fatti drammatici realmente accaduti durante la Seconda guerra mondiale.
La trama si riferisce al periodo di permanenza nel campo di transito di Westerbork dei maggiori attori comici ebrei del tempo, costretti ad esibirsi per i loro carcerieri. Questo spettacolo, adatto anche per gli studenti delle scuole secondarie e di terza media, è il toccante racconto di una tragedia attraverso il linguaggio della commedia. Drammaturgia di Damiano Nirchio, arrangiamenti delle canzoni di Isabella Minafra, arrangiamenti strumentali di Vito Liturri.

Il cartellone prosegue sabato 1° febbraio alle ore 20.30 e domenica 2 febbraio alle ore 18.30 con “Due preti di troppo”, scritto, diretto e interpretato da Antonio Grosso, un altro intenso lavoro teatrale che combina divertimento e riflessione. Sul palco anche Antonello Pascale, Gaspare Di Stefano, Gioele Rotini e Alessia D’Anna. Due sacerdoti vengono mandati in una chiesa abbandonata di un quartiere di periferia del casertano, governato dalla malavita e dalla criminalità, con il compito di risollevarne le sorti. La loro sarà una sfida a tratti esilarante che coinvolgerà gli abitanti del posto risvegliando senso di solidarietà e coraggio.

Sabato 1 marzo alle ore 20.30 e domenica 2 marzo alle ore 18.30, Giovanni Arezzo e Alessandra Pandolfini saranno i protagonisti de “La Mite” di Fëdor Michajlovič Dostoevskij, con la regia di Valeria La Bua e Davide A. Toscano.
Sul palco un marito e una moglie tra interrogativi e silenzi, in un gioco tra le parti che riflette lo schema di vittima e carnefice. Il racconto di Dostoevskij, pubblicato nel 1876, si ispira a un caso di cronaca del periodo. Giovanni Arezzo ne è interprete magistrale, e nel suo monologo intenso e profondo sviscera le trame e le dinamiche di un potere di coppia dominato da una distruttiva guerra psicologica.

Questa coinvolgente stagione 2024/2025 si chiuderà venerdì 4 e sabato 5 aprile alle ore 20.30 con “Eravamo io, Michelangelo, Giulio Cesare, Andersen e Oscar Wilde”, uno spettacolo originale di Costanza DiQuattro, interpretato e diretto dallo straordinario Pino Strabioli, con le musiche di Mario Incudine.
In un confronto con i grandi del passato, Strabioli con maestria esplorerà temi eterni come il potere, l’arte, l’amore e l’identità, e accompagnerà il pubblico in un viaggio nei pensieri di questi giganti, stimolando una riflessione sul presente, sulla condizione dell’artista e su cosa significa essere umani.

Tutti gli appuntamenti di prosa saranno preceduti da aperitivi offerti nel foyer del teatro. Alla nuova stagione teatrale si affianca anche quest’anno “Il Donnafugata dei Piccoli”, la seguitissima programmazione dedicata ai giovani spettatori realizzata in collaborazione con “Abaco – Il teatro conta”, con la direzione artistica di Fabio Guastella, che comprende cinque incantevoli appuntamenti che saranno rappresentati da novembre a marzo sul palco del bel teatro ibleo.
L’intera rassegna teatrale ha il contributo del Comune di Ragusa, dell’Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, del Libero Consorzio Comunale di Ragusa e della Banca Agricola Popolare di Sicilia.
Per informazioni, prenotazioni e abbonamenti è possibile chiamare al numero telefonico 334.2208186. Info su www.teatrodonnafugata.it

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