Un post come tanti altri, sulle tante ‘risorse’ ospitate, in Italia, a vario titolo. Non è la prima volta che qualcuno si indigna se vede immigrati scendere dalle navi di soccorso con smartphone e cuffiette, altri si indignano se prendono il sole all’esterno delle strutture di accoglienza, altri si chiedono come trovano i soldi per giocare ai videopoker io alle slot machine.
Luoghi comuni dai quali è difficile sfuggire, anche se molti i diversivi sono il minimo per sfuggire agli orrori della guerra o delle persecuzioni.
Capita così che un habitué delle pagine facebook posta la presenza di due forestieri alle macchinette di un locale pubblico. La diffusione del messaggio dipende quasi sempre dal seguito del personaggio, quasi sempre chi non gradisce passa avanti, chi si diverte condivide o mette mi piace.
Non è andata così per l’avv. Alessandro Sittinieri, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, partito da poco nella compagine assessoriale del sindaco Cassì, quindi al governo della città che trova sulla sua strada la nota poco conciliante dei consiglieri comunali del Partito Democratico.
Mario Chiavola e Mario D’Asta giudicano il post, le affermazioni dell’avversario politico “filofasciste e razziste”, per cui pretendono che il Sindaco Cassì prenda le distanze “in maniera categorica” dalle considerazioni dell’avv. Sittinieri.
Questa la nota dei due PD:
“Ma si è reso conto con quale partito il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, ha colorato la sua Giunta?
Potremmo dire che è l’unico caso di allargamento di un esecutivo cittadino in cui, piuttosto che rafforzare la compagine, si è scelto deliberatamente di abbassarne le prerogative politiche”.
Così i consiglieri comunali del Pd di Ragusa, Mario D’Asta e Mario Chiavola, commentano la scelta del primo cittadino dopo quanto accaduto ieri.
“Alessandro Sittinieri, il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, il partito di cui stiamo parlando – spiegano D’Asta e Chiavola – ha pubblicato ieri su Facebook un post, nella sua bacheca, in cui, a fronte della doppia foto di due persone di colore intente a giocare in una slot machine, foto evidentemente scattate in alcuni pubblici esercizi della nostra città, commenta: “Due esempi di perfetta integrazione…”.
Con ciò lasciando intendere che essendo di colore, non sapendo neppure se siano italiani o meno, non commettendo alcun reato, stanno comunque facendo qualcosa di sbagliato per cui vale l’equazione che chi ha un colore di pelle diverso da quella bianca viene comunque da fuori, presumibilmente dal Nord Africa, e sta facendo, per questo stesso, qualcosa di sbagliato.
Insomma, una forma di intolleranza insopportabile che non è firmata da un cittadino qualunque bensì dal coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Ragusa che, proprio la settimana scorsa, ha avuto l’onore di festeggiare la propria presenza in Giunta con la nomina di un assessore della sua compagine da parte del sindaco.
Riteniamo che Cassì debba prendere le distanze da queste affermazioni pericolose, riteniamo che il primo cittadino debba intervenire, mettere uno stop a questo modus operandi e pensandi.
Stiamo parlando di suoi alleati politici, di esponenti di un partito che Cassì ha voluto amministrassero la città assieme a lui.
Se Cassì non dice niente, allora giustifica queste posizioni filofascista e razzista.
Se poi Fratelli d’Italia voleva rivolgere la sua attenzione alla questione del gioco d’azzardo, ( ma non sembra proprio NdR) allora ha sbagliato completamente direzione.
Perché mistifica il problema. Qui a Ragusa giocano alle slot neri, bianchi, rossi e gialli.
Basti pensare che nel 2018 sono 1.551 gli euro che ogni ragusano ha speso nel gioco d’azzardo, quasi il doppio della media nazionale pari a 815 euro. Una città di oltre 73mila abitanti paga in questo modo, nel silenzio dei più, la sua tragica decima alla dea bendata.
I soldi spesi in giocate dai ragusani superano la cifra di 114 milioni l’anno. Questo è il reale problema che va posto in evidenza.
E a tal proposito ci chiediamo la ragione per cui, ancora adesso, il primo cittadino non abbia emanato l’ordinanza sindacale che tutto il Consiglio comunale ha discusso e votato alla unanimità, su nostra proposta, circa l’adozione di una moratoria per limitare in maniera vigorosa il gioco d’azzardo sul territorio cittadino. È da giugno 2019 che la città aspetta”.
Tutta una serie di eccezioni che rivelano solo l’intento strumentale di un tentativo di mettere sotto scacco l’avversario politico per una battuta sulle due risorse boldriniane, sfruttando la cosa per parlare della ludopatia promossa dallo Stato e favorita anche dai partiti di sinistra, accanto a quelli di destra.
Chi dimentica le amicizie di Fini e di D’Alema nel settore ?
Non si fa attendere la risposta del coordinatore di Fratelli d’Italia di Ragusa:
Mario D’Asta e Mario Chiavola hanno perso un’altra occasione per stare zitti ed evitare pessime figure!
La minoranza consiliare al Comune di Ragusa e, segnatamente, il gruppo del PD, composto dal duo Mario Chiavola e Mario D’Asta, dimostra ancora una volta uno scarso livello politico, se è vero che devono trovare spunto da post pubblicati su Facebook per fare vedere che esistono!
“Il comunicato stampa diramato dai due consiglieri del PD, con cui il sottoscritto viene tacciato di avere pubblicato un post fascista e razzista e di assumere “posizioni filofasciste e razziste” è di una gravità inaudita” commenta il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Alessandro Sittinieri “e costituisce un attacco gratuito e diffamatorio nei confronti della mia persona, che tutelerò nelle opportune sedi giudiziarie, in quanto è mia intenzione sporgere querela nei confronti dei due consiglieri comunali”.
“Desumere da un semplice post dal carattere chiaramente sarcastico tutte le conclusioni a cui sono giunti i due “Marii” nel loro comunicato stampa, evidenzia l’assoluta mala fede che ha inspirato questa loro infelice uscita” continua Alessandro Sittinieri “ma stavolta hanno sbagliato bersaglio perché è mia intenzione andare fino in fondo in questa vicenda”.
“Colgo, inoltre, l’occasione per chiarire che il post in questione, raffigurante due extracomunitari intenti a giocare alle slot machine e con dicitura “due esempi di perfetta integrazione”, non aveva alcuna finalità razzista o discriminatoria, ma voleva evidenziare, in tono leggero e sarcastico, che i soggetti rappresentati si sono perfettamente integrati con la ludopatia dilagante anche tra gli italiani”.
“Mi auguro che D’Asta e Chiavola si dedichino finalmente ad occuparsi dei problemi della nostra città, anziché preoccuparsi dei miei post su Facebook!” conclude il coordinatore cittadino Alessandro Sittinieri.
Preferiamo astenerci dal commentare post, nota degli esponenti PD e replica dell’esponente di Fratelli d’Italia, speriamo solo che quella lanciata non sia l’ennesima minaccia di querela senza esiti, malvezzo dilagante in città.