Comiso, interrogazione del capogruppo PD, Bellassai, su criticità per tempo pieno e mensa scolastica

Il capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Comiso, Gigi Bellassai, ha presentato una articolata interrogazione al sindaco e all’assessore alla Pubblica istruzione avente per oggetto il mancato sostegno del tempo pieno e alcune criticità nel servizio mensa scolastica.
“Vorremmo conoscere le ragioni – scrive Bellassai – della mancata attivazione del tempo pieno nelle classi prime delle scuole primarie del nostro territorio per le gravi difficoltà nel servizio mensa e la situazione di emergenza riguardante gli scodellatori, nonché le problematiche relative al personale di supporto alle attività scolastiche.
Non ci sono dubbi sul fatto che il tempo prolungato a scuola, ovvero l’attivazione del tempo pieno, sia un elemento fondamentale per migliorare la qualità dell’istruzione e per rispondere alle esigenze delle famiglie. Il tempo pieno consente alle famiglie di organizzare meglio la propria giornata, permette di dedicare più tempo a attività extrascolastiche, come laboratori, sport, musica, arte e attività ricreative. Inoltre, con un orario prolungato, gli studenti hanno più tempo per approfondire le materie curricolari senza la pressione del tempo limitato. E, ancora, il tempo prolungato consente una gestione migliore delle differenze individuali tra gli studenti, permettendo, a chi ha bisogno di più tempo o di un approccio didattico differenziato, di ricevere il giusto supporto.
Ma non solo. Offrendo una scuola che accompagna i bambini per tutta la giornata, si riduce il rischio di abbandono scolastico precoce. Per non parlare del fatto che il tempo prolungato favorisce la socializzazione tra gli studenti.
Inoltre, le attività extracurriculari, come sport, arte, musica e altre, che vengono svolte nel pomeriggio durante il tempo prolungato, sono molto utili per il potenziamento delle abilità cognitive e fisiche dei bambini. In conclusione, il tempo prolungato non riguarda solo l’allungamento dell’orario scolastico, ma è una strategia educativa che permette di fornire un’offerta formativa più ampia e diversificata, che risponde meglio alle esigenze delle famiglie e favorisce lo sviluppo equilibrato dei bambini sotto tutti i punti di vista”.
Bellassai chiede le ragioni per cui, “nonostante la richiesta di numerosi genitori e la necessità di conciliare la vita familiare e lavorativa, il servizio di tempo pieno non è stato attivato nelle scuole primarie. Chiedo di conoscere le motivazioni di tale decisione e le eventuali soluzioni che l’Amministrazione comunale intende adottare per rispondere a tale esigenza, anche in vista dell’anno scolastico successivo”.

L’altro nodo concerne il servizio mensa scolastica che, per come scrive il consigliere Bellassai nell’interrogazione, “risulta essere fortemente carente e parziale, con molte classi che non possono usufruire del pasto scolastico regolarmente, creando disagi alle famiglie e agli alunni, in particolare per le classi prime, che sono state bloccate a causa della mancanza del servizio mensa.
Vorrei conoscere le motivazioni alla base di questa carenza e le azioni che l’Amministrazione intende mettere in atto per garantire la piena attivazione del servizio mensa per tutte le classi. Segnalo, altresì, la grave carenza di scodellatori comunali, con conseguente carico di lavoro che grava sulle insegnanti, costrette a scodellare i pasti agli alunni pur non essendo adeguatamente preparate né protette da strumenti idonei.
Le insegnanti, infatti, sono obbligate a lavorare in situazioni di rischio, senza il giusto supporto.
Vorrei capire se l’Amministrazione ha preso in considerazione la situazione di rischio cui sono sottoposti i docenti e se sono previsti interventi per garantire un supporto adeguato.
Inoltre, segnalo la difficoltà a reperire collaboratori scolastici sufficienti per garantire la regolare gestione delle attività scolastiche e del servizio mensa. In tale contesto, si chiede di sapere se l’Amministrazione ha intenzione di incrementare il personale o se esistono piani per risolvere la carenza di figure professionali in grado di supportare adeguatamente il servizio”.

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