Incontenibile e irrefrenabile Gaetano Mauro che passa da un fronte all’altro. “Un bando truffa quello per il PSPP per la gestione del Castello di Donnafugata”

Il malato è grave, è sotto gli occhi di tutti, le complicazioni non solo escludono la guarigione ma determinano un quadro clinico pesante.
La città è allo sbando, le forze politiche sono allo sbando, addirittura permettono che semplici consiglieri esternino, liberamente, critiche al Prefetto e giudicano intromissione l’azione del Libero Consorzio accorso al capezzale del malato
Il sindaco ha, ormai, perso il controllo della situazione, le forze della coalizione che dovevano fare la differenza con il precedente mandato, si sono rivelate inutili, inadeguate e inefficienti, anche per il poco spazio che il sindaco loro concede, anche gli elementi nuovi della lista del sindaco fanno solo rimpiangere i vari Tumino, Raniolo, Iacono, Rabito, Vitale, Cilia.
Cassì è solo, circondato esclusivamente da signorsì che non lo sanno consigliare, anzi esaltano ogni sua minima mossa.
Non è uno scenario esaltante per il futuro della città, basterebbe liberarsi della zavorra inutile di esperti, consulenti, collaboratori vari, staff di segreteria, trattenere solo il capo di gabinetto e cercare di ristabilire il prestigio personale, professionale e politico che lo ha portato trionfalmente a Palazzo dell’Aquila.
Sarebbe ancora in tempo, Cassì, per un profondo rimpasto in giunta, eliminando autentiche piaghe, e una epocale rotazione di dirigenti e funzionari, per riportare il comune, quanto meno ad una navigazione serena, il malato ad uno stato di equilibrio, nonostante acciacchi e complicazioni.

Insensibile per la situazione esistente si mostra l’Incontenibile e irrefrenabile Gaetano Mauro, rimasto solo, con Sergio Firrincieli a portare la bandiera delle minoranze che fanno opposizione.
Archiviata con netto successo la questione Iblea Acque, per la quale, ancorché senza giudizi definitivi, un parere legale, chiesto dallo stesso sindaco Cassì, per conto dei sindaci del Comitato del controllo analogo della società in house per l’idrico integrato, ha certificato la debacle delle scelte tanto inutilmente contestate, senza nemmeno attendere gli esiti della presa d’atto del parere legale da parte dei dodici sindaci, Gaetano Mauro si è già spostato sun un altro fronte, non meno delicato e imbarazzante per il sindaco Cassì.

Con un intervento al notiziario di TeleIblea, e con una successiva nota stampa, il consigliere Mauro si sofferma sulla spinosa questione del progetto di Partenariato Speciale Pubblico Privato per la gestione del Castello di Donnafugata.
C’è già una corposa interrogazione sulla materia, annunciata ma non ancora resa nota, il consigliere della Lista Generazione ha voluto solo anticipare, a seguito dell’esame di carte ufficiali del Comune, una forte discrasia che rende discutibile assai il progetto presentato, progetto che, peraltro, pare, presenti numerose omissioni normativa afferenti alla legge, abbastanza recente, sul Partenariato speciale per i beni culturali.

Dall’esame della corrispondenza intercorsa fra il Comune di Ragusa e la ditta proponente il Partenariato, che da mesi interloquivano sulla materia, peraltro, cosa strana, le imprese interloquivano non con un assessore o con il sindaco detentore delle deleghe, non con dirigenti, ma solo con un esperto del sindaco, il consigliere Mauro concretizza le perplessità, non solo sue, sul divario fra le somme che incassa attualmente il Comune, dal Castello, al netto delle spese e il corrispettivo che sarebbe destinato all’ente come utile del Partenariato.

E non si tratta di un divario di entità contenuta, anzi, dai dati, emerge un particolare che, se non opportunatamente chiarito dal Comune, in risposta all’interrogazione, è solamente scandaloso.

In sintesi, il Comune, secondo la lettura di documenti ufficiali da parte di Gaetano mauro, avrebbe un utile annuale del Castello di circa 300.000 euro, secondo i dati 2023, mentre si accontenterebbe solo di 30.000 euro all’anno dal partenariato.

Scrive il consigliere Mauro:

È davvero imperscrutabile il motivo per cui il Comune di Ragusa, pur guadagnando 300 mila euro l’anno dalla gestione in house del Castello di Donnafugata, debba svenderlo a un privato per 2500 euro al mese, come neanche una casa di villeggiatura a Marina di Ragusa.
Il consigliere comunale della lista Generazione torna sull’argomento pubblicando i conti in tasca al Comune capoluogo.
“Il Castello di Donnafugata incassa in un anno 623 mila euro di biglietti di ingresso, cui si aggiungono altri 17 mila euro per matrimoni, banchetti, servizi fotografici e simili, per un totale di 640 mila euro di incassi annui
per il Comune -spiega Gaetano Mauro alla luce della documentazione ufficiale fornita dal Comune di Ragusa a seguito di uno specifico accesso agli atti-.
È chiaro che l’Ente pubblico, per mantenere l’apertura del sito culturale, debba sostenere delle spese. E quanto costa al Comune il Castello? 385 mila euro l’anno.
Basta fare una semplice sottrazione, ovvero 640 mila euro di incassi, meno 385 mila euro di spese, per scoprire che il Comune ha utili dalla gestione del Castello di Donnafugata per 255 mila euro l’anno, che diviso 12 mesi
fa 21 mila euro al mese.
Bene, il sindaco Cassì vuole svendere il Castello a 2500 euro al mese a un privato che non correrà nessun rischio di impresa, e che si aggiudicherà la gestione del Castello per i prossimi 10 anni rinnovabili per altri 10.
La misura è colma. Chiediamo al sindaco Cassì di ritirare questo bando truffa”.

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