Apprendiamo, da fonti attendibili, che alla vicepresidente del Consiglio, Rossana Caruso, sono stati assegnati una scrivania, nella stanza ‘atti consiglio’, adiacente alla stanza del Presidente del Consiglio comunale, e, da parte dell’ufficio Gestione Sistemi Informativi del Comune, è stata attivata la casella e.mail istituzionale.
Chiaramente provvedimenti che hanno avuto l’input dall’alto, che non ci si può esimere dal definire stranezze.
Dopo lo sfogo della vicepresidente in Consiglio comunale, che lamentava, appunto, la mancanza di una stanza, la mancata attivazione della casella e.mail, oltre alla emarginazione dall’ufficio di presidenza, chi di competenza ha provveduto a rimediare, a 16 mesi dall’insediamento.
Anche questa può essere annoverata fra le amenità di questo, Cassì 2. Prima il presidente del Consiglio comunale ufficializza, in aula, che non delega la vice a sostituirlo per presiedere qualche seduta, anche solo ispettiva, per imput della maggioranza che non si sente rappresentata dalla Caruso, e lui da “uomo di maggioranza” ritine di dover dare seguito alla pretesa.
Successivamente, anche il capogruppo della lista Cassì Sindaco dichiara, in aula, che, almeno il suo gruppo, non si sente rappresentato dalla Caruso, riscontrando maggiori garanzie nel Presidente Ilardo, specificando che si ritiene opportuna, da parte della vicepresidente, la rinuncia alla carica.
Si arriva all’uscita della Caruso dalla maggioranza, dal gruppo di appartenenza Partecipiamo-Ragusa Futura, per confluire nel gruppo misto, dichiarandosi, comunque, come espressione politica della DC e dell’on.le Abbate, come era noto a tutti, fin dalla campagna elettorale per le comunali, a marzo 2023.
Seguono i comunicati di Partecipiamo e, sollecitato dal sindaco in persona, (speriamo non ci sia la solita ‘caccia alle streghe’ per capire chi ci può aver fornito il particolare che la nota di Ragusa Futura è stata sollecitata dal sindaco, si andrebbe nel ridicolo, possiamo solo aggiungere che fra i consiglieri comunali qualcuno ci ha anche specificato che il consigliere Sortino era contrario alla nota ma gli è stato imposto di firmarla), viene fuori una nota di Ragusa Futura per evidenziare, anche questa, l’opportunità delle dimissioni della vicepresidente.
Ora la scrivania e la mail, forse per creare lo scenario adatto al delitto (politico) perfetto.
Possiamo solo aggiungere, pur riconoscendo le obiettive difficoltà di trovare spazi al piano del sindaco, che consideriamo la concessione della scrivania in coabitazione con gli impiegati, un pannicello caldo che avremmo ben volentieri rifiutato, del resto pare che la vicepresidente abbia ritenuto inadeguati, uno spazio nei locali dell’ ex ufficio anagrafe, come pure una stanza al terzo piano, piuttosto questa sarebbe l’occasione per chiedere, da parte dei consiglieri comunali, adeguati spazi per i gruppi consiliari, per le commissioni, ma tutti fanno bau bau ma non esigono nemmeno il minimo sindacale.
Come pure si deve rilevare che l’atteggiamento nei confronti della vicepresidente del Consiglio non è certo all’altezza di quanto avrebbe richiesto il buon senso e una dignitosa dose di buona opposizione, a difesa della figura istituzionale e stigmatizzando i comportamenti di una maggioranza che, anche in questo caso, si è rivelata non all’altezza della situazione e condizionata solo da totale asservimento alle scelte e alle decisioni del cerchio magico del sindaco.
Peraltro, una politicamente dignitosa presa di posizione da parte degli altri nove consiglieri di opposizione, al netto delle diverse posizioni politiche, avrebbe avuto un’eco mediatica non indifferente, come ci saremmo aspettati anche una decisa presa di posizione sui fatti accaduti da parte delle forze politiche che, solo parole forse, si dichiarano ostili a Cassì, Fratelli d’Italia e soprattutto l’on.le Abbate in persona che già da tempo avrebbe dovuto mettere a posto le piccole figurine, fra i consiglieri, che si sono permessi esprimersi, in modo poco consono alla politica nei confronti della DC e del suo leader, salvo accettarne le elargizioni.