Un clima da caccia alle streghe

Il nervosismo invade il Palazzo, in molti non sono sereni.
Il pomeriggio ha inizio con la telefonata di un amico che mi chiede: “Ma tu, come fai a sapere certe cose?”
“Quali?” rispondo io
L’amico mi dice che qualcuno, a Palazzo, si danna l’anima chiedendo come avrà fatto Cesare Pluchino a sapere della richiesta dei quattro consiglieri di maggioranza, Sortino, Mezzasalma, Galifi e Buscemi, di non erogare il contributo agli organizzatori di Ibla Buskers. “Chi lo informa?” “Chi è la talpa che gli passa le notizie?”
Finisce tutto in una sonora risata, perché rispondo: “Semplicissimo, niente paura, non ci sono spie né informatori né talpe. Ieri, 4 settembre, alle ore 12, tramite una mail inviata da un ufficio stampa, i quattro consiglieri, firmandosi, hanno diffuso un comunicato stampa con il quale riferivano della loro iniziativa, con dovizia di particolari.”
Questo è il clima da caccia alle streghe che regna a Palazzo dell’Aquila, ma non c’è solo questo.

Successivamente – che giornata! – chiedo al Sindaco se è possibile avere copia del parere legale chiesto, tramite il Comune di Ragusa, dai dodici sindaci, precisando che i contenuti, a larghe linee sono noti, essendo il documento già circolante.
Il sindaco Cassì, gentilmente, come suo solito stile, risponde: “È stato mandato ai sindaci soci, agli organi della società e ai consiglieri che ne hanno fatto richiesta. Il parere non è ostensibile né pubblicabile.”
Ringrazio comunque, aggiungendo, a mo’ di battuta: “Non sarà ostensibile, ma, forse, sarà trasmissibile a voce, si potrà leggere senza farlo vedere”.

Considerando non suffragata da apposite norme, la non ostensibilità ci convince poco, difficilmente potrà essere un documento classificato, peraltro se di competenza di 24 consiglieri, per contare solo quelli del Comune di Ragusa, diventa documento pubblico, per non dire che anche un Comune cittadino, essendoci di mezzo un danno erariale, potrà chiedere gli atti.
Peraltro, un documento trasmesso a 12 sindaci, ai verti della società e trasmissibile ai consiglieri che ne fanno richiesta non è facile da rendere riservato, già alcuni sindaci lo hanno trasmesso ai legali di fiducia per cercare di tutelarsi dal danno erariale
Addirittura, si sparge la notizia che ai soggetti che ne hanno disponibilità è sta inoltrata minaccia di denuncia alla procura nel caso di diffusione del documento.
Ma cosa ci sarà mai scritto in questo parere, tale da renderlo documento così riservato?
Per il momento, abbiamo chiesto noi un parere legale sulla non ostensibilità e sul divieto di pubblicazione del parere, certo, caro sindaco, sarebbe bastato dire “Ti prego, non lo pubblicare, non diffonderlo comunque” per sentirsi obbligati, moralmente a farlo.
Vedremo se il metodo funziona, certo il Palazzo non è una casa di vetro, sembra, piuttosto come i sotterranei dove si nascondono i palestinesi.
W la trasparenza !

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