Surclassata la farsa di piazza del popolo dove, da mesi, per la semplice riqualificazione di una piazza, c’è un cantiere infinito.
A Ragusa il sindaco la professionalità di assessori, dirigenti, progettisti e funzionari, ma l momento di spiegare come vanno le cose, nessuno fornisce chiarimenti che molti chiedono.
Di piazza del Popolo, ormai nessuno si interessa, le transenne fanno parte. ormai, dello scenario della piazza, lavori che dovevano essere consegnati nel marzo scorso, per come specificato nei comunicati stampa del Comune, e si continua a cincischiare per un progetto che, forse, farà svanire la Nuvola di Fuksas.
Ma quella di ora dell’impianto di via delle Sirene è da spettacolo in piazza: l’opera, che, inizialmente, era stata annunciata del costo di 800.000 euro reperiti attraverso un finanziamento del Credito Sportivo, doveva essere consegnata il 10 giugno.
Non solo non c’era puntualità nella consegna dei lavori, senza specificare alcunché, ma si vociferava che il costo era lievitato a circa un milione e 400 mila euro.
Una svista epocale, che mette in discussione la credibilità e la professionalità di molti tecnici, c’era da attendersi che tutti si fossero dati da fare, con l’integrazione economica, di finire i lavori quanto prima.
Passarti i 180 giorni annunciati dall’assessore Giuffrida, si vociferava della consegna di qualche campetto nel mese di luglio, per poi avere la consegna dell’opera dopo l’estate.
Invece, non dopo l’estate, ma a fine anno, dopo mesi di silenzio, viene fuori che è stato pubblicato l’avviso di procedura negoziata preceduta da manifestazione di interesse, per l’appalto dei lavori di completamento dell’impianto sportivo di via delle Sirene a Marina di Ragusa.
Termine di presentazione delle offerte della gara, il cui importo a base d’asta è di 356.611,57 euro, è fissato per giorno 31 dicembre 2021.
Non viene nemmeno da chiedere se la somma indicata si somma agli originari 800.000 euro o alle integrazioni di cui si vociferava, con le opere pubbliche è diventato, ormai, un gioco delle tre carte, e ci dobbiamo ritenere soddisfatti se ci ferma al diletto o ci siano di mezzo altre ipotesi.
Avrà da ridire, di certo, su questa novità, il movimento Territorio che, già alla fine dello scorso mese di giungo, esigeva spiegazioni sulla questione, spiegazioni che, naturalmente, non sono arrivate da parte di questa amministrazione che non ritiene di dover dare conto alla città.