San Valentino: prosegue l’idillio fra il Comitato e la Ragusa-Catania

Un amore destinato a non esaurirsi, una tolleranza massima nel sopportare tradimenti e fughe tra le braccia di questo o di quel politico, un atteggiamento, per certi versi patetico, che rinnova fiducia nella politica, nei burocrati di stato, dopo innumerevoli assicurazioni, tutte andate a vuoto, che tutto sarebbe stato pronto da lì a breve.
Quante volte abbiamo sentito parlare di progetti pronti, di progetti pagati profumatamente perché completi di tutto, dell’ultima firma necessaria per poter avviare i lavori.

Anche oggi, giorno di San Valentino, in cui si rinnova la promessa d’amore fra il Comitato e la Ragusa-Catania, si legge di una “fine redazione del progetto”, quello che Musumeci ci doveva portare a Ragusa nella prima quindicina di dicembre.
Perché oggi dovremmo credere a queste ultime notizie, dopo decine e decine di assicurazioni andate a vuoto?
Perché dovrebbe impressionarci una anonima bella e colorata tabella, nemmeno firmata, per cose che un sottosegretario di Stato e un Presidente di Regione, nonché Commissario Straordinario dell’opera, ci avevano assicurato per fine anno 2021?
A questo punto, leggere di “fonti di prima mano di assoluta affidabilità” fa solo sorridere, per non farlo basterebbe avere qualche foto degli scavi archeologici, qualche carta sulle interlocuzioni operative con gli enti interferenti, qualche carta sul monitoraggio ambientale che non sia stato fatto a naso, qualche carta sulle procedure di esproprio.
Oggi alla ribalta le procedure per l’adeguamento dei prezzi, che anche Musumeci ha tirato in ballo, procedure comuni a tutte le opere pubbliche e non certo dedicate alla Ragusa – Catania, un altro alibi per i ritardi che si mette sul tavolo, forse il primo di tanti altri che saranno escogitati prima dell’apertura dei cantieri.
Il Comitato rigetta ulteriori tentativi di polemica fra le parti politiche, auspicando unità di intenti, è inevitabile pensare invece ad un veloce completamento dell’autostrada Siracusa – Gela, almeno fino a Ragusa, per poter sognare di andare comodamente, e in tempi accettabili, a Catania.
Non c’è bisogno di aspettare giugno 2022 per assistere, per l’ennesima volta, al nulla.
L’amore è solo una illusione, questo matrimonio non si farà mai.

Questo il comunicato diramato dal Comitato per la Ragusa-Catania:

Comunicato Stampa “COMITATO per il Raddoppio Ragusa Catania del 14/02/2022
RAGUSA-CATANIA, L’ANDAMENTO DELL’ITER E LE PREVISIONI DEL CRONOPROGRAMMA

Dopo il superamento del controllo di legittimità da parte della Corte dei Conti il 9 febbraio, si attende la pubblicazione, che di solito avviene entro 7/10 giorni, e si può passare a quanto previsto nel cronoprogramma:
-Fine redazione del progetto, procedure, appalto e consegna dei lavori entro giugno 2022 (si veda il documento allegato).
Da fonti di prima mano di assoluta affidabilità, risulta al Comitato che non si è stati con le mani in mano e sono già avanzati: il monitoraggio ambientale, gli scavi archeologici e le interlocuzioni operative con gli enti interferenti così come le procedure di espropriazione dei terreni coinvolti nei cantieri.
In questi giorni, poi, si stanno approfondendo le ulteriori verifiche per gli adeguamenti dei prezzi e Anas lo sta facendo incorporando i nuovi prezzi sui materiali; questa notizia ci è stata riferita dal ministro Giovannini come ha riconosciuto nell’ audizione presso la commissione ambiente della Camera il 9 febbraio 2022… testuale: “Non c’è dubbio che i prezzi sono in forte aumento a quello che era stato stimato precedentemente”. Quindi accanto al calcolo dei prezzi per determinare il valore a base d’asta delle opere pubbliche che il Governo dovrà prevedere nelle specifiche clausole di revisione dei prezzi nei bandi di gara, è stato emanato anche “un sistema di adeguamento dei prezzi che a partire dalla base d’asta ragionevole (monitorate da Istat) vi è già la previsione di meccanismi di adeguamenti al rialzo e al ribasso dei prezzi”.
Ed in più, Giovannini, ha riferito “di aver chiesto ad Anas un cronoprogramma aggiornato da rendere pubblico (anche per le opere del Pnrr), in modo che i territori vengono a conoscenza in anticipo delle tempistiche per le opere programmate”. Ciò si renderà utile e vitale dall’apertura dei cantieri alla fine dei lavori, indispensabile per la viabilità giornaliera.
Nell’ultimo comunicato del Comitato del 3 gennaio scorso, avevamo stigmatizzato i comportamenti istituzionali degli attori in campo, nostri rappresentanti nazionali e regionali, non in linea con profili di efficienza ed efficacia; avevamo chiesto di organizzare un incontro in presenza al fine di superare ogni sorta di speculazione, così come ci eravamo scadenzati il 17 novembre 2021.
Ulteriori polemiche non sono più ricevibili, sembra essere al “teatro dell’assurdo” non fosse altro per rispetto alle morti registrate sull’attuale pericolosissimo percorso, per le migliaia di cittadini lavoratori che giornalmente percorrono l’arteria nell’intento di creare reddito per le proprie famiglie e ricchezza per il territorio, per le centinaia di Tir che ogni notte percorrono l’arteria per portare sui mercati europei i frutti della nostra terra.
Rinnoviamo ai nostri rappresentanti istituzionali a fare, ancora una volta, fronte comune nei Governi nazionale e regionale, in Parlamento (soprattutto nelle commissioni e nei ministeri dove rappresentanti dei territori lavorano giornalmente a verificare le infrastrutture del Paese ed alcuni – soprattutto esponenti del Nord perseguono la “Quadripulazione delle tratte”… ) e condurre a compimento questa procedura al successo; senza ulteriori indugi o obiettivi di respiro brevissimo o peggio personalistici.
Noi questo metodo lo custodiamo dal 17 novembre del 2003 e continueremo a richiedere atti doverosi di unità d’intenti con l’incontro già deciso intorno ad un tavolo a Ragusa, di tutti gli attori istituzionali con le comunità.

Per il Comitato
Salvo Ingallinera
Leonardo Licitra
Giuseppe Santocono
Roberto Sica

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