Turismo: il sindaco ci sfotte

La giornata era iniziata bene, con la foto della visita a Palazzo del nuovo Commissario dell’Azienda Sanitaria, il dott. Pino Drago, valente professionista e manager dalle provate capacità, volto rassicurante per la sanità locale diversamente dalle facce che hanno circolato negli ultimi anni.
Giornata iniziata bene anche perché alla visita non aveva voluto mancare Luigi Rabito, altro volto rassicurante, per la sanità e non solo, che vorremmo rivedere più accanto al sindaco, sempre più circondato da imbonitori e soggetti di opinabile professionalità.
Poi scorrendo il diario social di Cassì si leggeva delle sue illusioni, in buona fede, circa il servizio di trasporto pubblico in città, poi la foto della cerimonia per La bella iniziativa di Giovanni Iacono che ha proposto alla giunta di intitolare alcuni viali del Giardino Ibleo a illustri giornalisti.
Mentre cercavamo di sistemare i file delibere e determine per un progetto ventennale strategico per il rilancio della città, propedeutico ai festeggiamenti per il 350° anniversario del terremoto ranni, di cui ci siamo occupati in altra parte del giornale e che sarà oggetto anche di una analisi della proposta inoltrata, mentre vedevamo volare alto il sindaco che si teneva per mano con i tre esperti, in un girotondo ideale, a bordo degli aerei volanti di un lunapark dai mille colori, torniamo a casa, dopo una breve pausa, per un caffè e un dolcino, e ci cadono le braccia: dai voli fantasmagorici dell’ennesimo progetto strategico (ormai dopo l’esperienza del Piano Strategico del Turismo la parola strategico ci atterrisce) ritroviamo Cassì nelle sabbie mobili della piccola politica locale, per di più, pare, per sua iniziativa.
Un dato è certo: il sindaco ci sfotte.
Perché leggiamo che ha ospitato, attorno al tavolo della sala giunta sindaci, assessori al Turismo e rappresentanti dei Comuni Iblei PER PROMUOVERE IN MANIERA CONGIUNTA IL NOSTRO TERRITORIO A COMINCIARE GIÀ DALLA PASQUA.
Indipendentemente dalle buone intenzioni e dalla buona fede, si può accettare che si voglia promuovere in maniera congiunta il nostro territorio, “nell’unità di valori e nelle diverse sfaccettature sta la bellezza del nostro territorio, non nei campanilismi” – ha scritto.
Andando con il pensiero alle strategie e alle iniziative per il turismo degli altri comuni non si può stendere che un velo pietoso sull’immobilismo in materia, per usare un eufemismo ed essere buoni.
Che si intraprenda una strada di questo tipo potrà essere cosa costruttiva, soprattutto se il consiglio viene da esperti qualificati, ma che si venga a dire che si vuole far partire la promozione già dalla prossima Pasqua, a soli 50 giorni dalle festività è proprio troppo.
Amenità ne abbiamo sentito tante, ma questa ci mancava.

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