Una richiesta di rettifica del dr Claudio Conti

Riceviamo, accogliamo e pubblichiamo nota del dr. Claudio Conti che chiede rettifica in merito a quanto espresso in alcuni articoli di questo giornale, relativi all’attuale gestione dei rifiuti nella nostra città, che addebiterebbero responsabilità allo stesso circa alcune criticità dell’appalto che hanno avuto effetti negativi per la città e l’utenza.

Prima della pubblicazione integrale della nota del dr. Conti, ci preme precisare che, se di responsabilità si è parlato, si faceva riferimento esclusivo a responsabilità di ordine politico nelle scelte, che non si è messa mai in dubbio la assoluta regolarità delle procedure, peraltro non di stretta competenza dell’assessore, come pure è opportuno rilevare che questo giornale, in più occasioni, ha sempre messo in risalto e riconosciuto le competenze del dr. Conti, pur non condividendo alcune scelte ma senza mai mettere in discussione la limpidezza e la assoluta linearità della persona, del politico e dell’ambientalista.

Questa la nota del dr. Conti::

Spett. Ragusa Libera

Egregio Direttore, noto che i suoi articoli sull’attuale gestione dei rifiuti a Ragusa mi attribuiscano ripetutamente responsabilità che non mi appartengono e alle quali sono completamente estraneo. Le ricordo che tutte le fasi dell’appalto quali l’aggiudicazione dell’avviso per la progettazione, l’interlocuzione con il progettista incaricato, l’approvazione del piano di intervento, la redazione e consegna dei documenti di gara all’UREGA sono stati seguiti dall’ assessore Zanotto nominato il 22/9/2014 e non da me. Sembra che lei ignori che il mio unico intervento si è limitato alla prima fase dell’iter dell’appalto rifiuti, l’avviso pubblico per la scelta del progettista redatto secondo normativa regionale a cui tutti i soggetti aventi i requisiti hanno potuto partecipare. La invito a rettificare le sue asserzioni che spero siano dovute a informazioni non corrette a quanto espletato durante il mio assessorato e riconoscere che il disastro di cui vengo accusato non sia a me imputabile. Attendo di vedere pubblicato questa mia nota e, in caso contrario, sarò costretto a valutare tutti gli strumenti a mia disposizione per salvaguardare la mia correttezza.
Le vorrei ricordare, per ulteriore precisazione, che la mia presenza di assessore all’ambiente è durata meno di 10 mesi, dal primo luglio 2013 al 14 aprile 2014 . L’avviso, pubblicato a fine marzo 2014, è stato oggetto di un ricorso all’ANAC da parte di un concorrente che contestava la sua esclusione dal bando. La procedura, bloccata per 90 giorni in attesa del pronunciamento dell’ANAC, riprese a luglio 2014 e l’incarico venne aggiudicato nel mese di ottobre ( la determina dirigenziale di affidamento dell’incarico è del 3/11/2014 ) più di sei mesi dopo la conclusione della mia esperienza amministrativa. L’avviso fu redatto secondo le linee guida del dipartimento regionale acque e rifiuti per la redazione dei piani di intervento del 4/4/2013 in attuazione dell’art. 5, comma 2 – ter della l.r. n° 9/2010 e ss.mm.ii e della direttiva n. 1290 del 23/5/2013 del dipartimento regionale acque e rifiuti La sola modifica rispetto alle linee guida voluta dal sottoscritto fu quella di impegnare il progettista a redigere una gara che alzasse l’obiettivo di Raccolta Differenziata al 2015 dal 65% , previsto dall’art. 5 comma 2 ter della legge regionale 9/2010, al 70%. Il piano di intervento, trasmesso in via definitiva dalla società vincitrice dell’avviso pubblico il 2/4/2015, fu approvato dalla amministrazione comunale di Ragusa il 23/4/2015, un anno dopo aver lasciato l’assessorato all’ambiente. Gli atti di gara, essendo atti gestionali e non politici, furono consegnati al RUP in data successiva all’approvazione del piano di intervento.
In attesa di un positivo riscontro le porgo distinti saluti.

Ragusa 21/08/2024

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