Quasi intimoriti dalle polemiche alcuni cittadini di Ibla, componenti di comitati vari, hanno rilasciato qualche amenità alla stampa, qualcuno propone aggiustamenti per permettere ai residenti di circolare a Ibla anche al di fuori delle arre di residenza, sono allarmati per le multe che hanno ricevuto i residenti come se gli stessi fossero indenni dalle normali sanzioni per i trasgressori, di colpo il rappresentante di Comibleo ha tralasciato di sciorinare tutti i rilievi, le irregolarità, le violazioni di legge, segnalate anche, secondo Comibleo, alla Procura della Repubblica, diventa più morbido e parla d telecamere, dii white list al posto dei pass e si preoccupa dei congiunti che devono far visita ad un congiunto.
Tutti condividono la tesi che la ZTL è stata pensata male dalla precedente amministrazione e ripresa dalla nuova, si perdono nella solita retorica del parcheggio pluripiano, dell’allargamento della circonvallazione e della immancabile creazione di un tavolo per lo sviluppo del quartiere.
Fra gli intervistati il dr. Gianni Giannone, fra i più seri difensori di Ibla, al quale abbiamo voluto chiedere di questo atteggiamento improvvisamente più morbido nei confronti della ZTL sempre propugnata e difesa: consapevolezza di aver sbagliato nel proporla o smarrimento per effetti inaspettati.
Il dr Giannone ha preferito affidare a delle riflessioni la sua risposta, riflessioni che ha trasferito in una invitaci, che pubblichiamo integralmente: ci permettiamo sottolineare come dalle riflessioni di Giannone emergono particolari imbarazzanti che, forse, sono alla base del cattivo funzionamento della ZTL, eccessiva tolleranza verso le sistematiche violazioni dei divieti di transito, più volte segnalati, esubero di pass per i titolari di attività commerciali e servizi di ristorazione, razionalizzazione dei parcheggi che si è tramutata in un fallimento.
Questa la nota con le riflessioni del dr. Giannone, emblematica e significativa per difendere la causa di una ZTL che non può essere messa in discussione per la vivibilità del quartiere:
A chi interessa fare reinvadere Ibla dalle auto?
La ZTL a Ibla è una misura di civiltà, che è pienamente condivisa e che necessita solo di alcune correzioni.
Nasce per una necessità legata al caos che viene in essere in conseguenza dell’ingresso indiscriminato di vetture che in massa vi si riversavano all’interno. Una misura presente in tutti gli altri centri storici.
Ibla è un centro storico con impianto urbanistico medievale, dove gli spazi sono molto risicati ed è impossibile accogliere la gran massa di autovetture che vi si riversano.
Invece, contrariamente a quanto accade in tutti gli altri centri storici del mondo, qui certi “interessati” ne chiedono la abolizione a favore dell’ingresso indiscriminato.
Partiamo dall’inizio, ciò che accadeva e accade quando la ZTL non è attiva: carico e scarico a tutte le ore della giornata, parcheggio selvaggio ovunque: agli angoli delle strade, sui marciapiedi, nel parcheggio dei disabili (cosa gravissima), nello stallo di sosta riservato alla farmacia, davanti agli ingressi delle abitazioni, nei parcheggi riservati ai residenti che, quotidianamente e disperatamente, convivono con questo dramma aggravato e continuato di non potere raggiungere, dopo una giornata di lavoro o dopo avere fatto la spesa, la propria abitazione.
Indicazioni stradali violate come il divieto di transito posto in p.zza Repubblica che vieta ai non autorizzati di dirigersi verso via del mercato, divieto, questo, posto diversi anni fa con un razionale ben preciso: quello di limitare l’ingente traffico in doppio senso e gli incidenti su via del mercato e di evitare il concentrarsi del traffico dentro l’imbuto di via Chiaramonte, la quale è larga non più di due metri.
Automobilisti che in maniera arrogante, incuranti del senso unico a salire posto sulla strettissima via XI Febbraio, scendono controsenso per uscire verso via del Mercato, avventori incuranti del divieto in via Giusti che scambiano quella stretta stradina per una autostrada.
Gli attori interessati che circolano all’ interno di Ibla sono oramai diventati troppi, la pentola praticamente è scoppiata. I residenti diminuiscono, aumentano vertiginosamente in maniera esponenziale le richieste di autorizzazione per i b&b e le attività ricettive, per ogni attività è consentito avere un titolo (pass) più i pass secondo il numero di posti letto.
Mi chiedo: da che mondo e mondo ai turisti viene consentito di entrare e infilarsi con le auto nelle anguste stradine di un centro storico medioevale? Tutti pretendono di fare entrare i loro clienti a Ibla. Assolutamente impossibile.
A questo vanno ad aggiungersi coloro che lavorano nei numerosi locali che, nel periodo di piena stagione, sono circa 400 persone, dipendenti dei bar, ristoranti, locali vari, molti dei quali pretendono di entrare e parcheggiare con il mezzo proprio.
Ai titolari di attività viene consentito il pass, ma mi chiedo: come mai oltre al titolare dell’attività entrano con le proprie auto anche la moglie e i figli, ciascuno con la propria auto?
E perché poi hanno anche la faccia di chiedere l’ingresso indiscriminato delle auto di tutta Ragusa perché la “ragusana coi tacchi” non può fare 100 metri a piedi?
Ma si può pensare di fare entrare tutta Ragusa con le auto a Ibla? Chi viene da fuori semplicemente per prendere una pizza o per fare una passeggiata a Ibla è ovvio che non trova posto; girerà e rigirerà per poi ritornare da dove è arrivato.
Si capisce bene che non è possibile ritornare indietro e di nuovo riempire un centro storico medievale di una così grande quantità di veicoli sia perché non c’entrano sia perché il grado di inquinamento sarebbe enorme con conseguente rischio per la salute pubblica.
Nemmeno la scelta di razionalizzare i parcheggi di tutti gli interessati è servita perché non viene né rispettata né fatta rispettare.
In deroga all’articolo 7 comma 11 del codice della strada che prescrive che i comuni possono riservare posti auto soltanto ai residenti, si è scelto di razionalizzare i parcheggi in R, riservati ai residenti, C, riservati ai commercianti, H, riservati alle attività ricettive.
Ebbene queste indicazioni, nonostante la realizzazione della segnaletica orizzontale e verticale non vengono rispettate sia da utenti che da certi “commercianti” che vogliono parcheggiare le loro auto e quella della moglie e dei figli davanti e/o vicinissimo alla propria attività, non considerando le esigenze dei residenti nonostante abbiano avuto i loro posti riservati.
Certi parcheggi loro riservati, in via del mercato, discesa peschiera, p.zza dr. Solarino, spesso sono vuoti. Mentre sono stracolmi i parcheggi vicini alle attività nonostante diversi di questi posti siano riservati ai residenti.
Che ben venga allora l’attivazione delle telecamere negli orari e nei periodi critici per la disciplina di questa insostenibile situazione che non esiste in nessun altro centro storico.
Ai bugiardi che, nell’intento di continuare a perpetuare questa situazione di convenienza contro ogni regola e legge del codice della strada, gridano: “Ibla blindata” ribadiamo che le loro bugie hanno le gambe corte perché Ibla non è blindata, non c’entrano proprio le auto.
La ZTL deve solo essere regolamentata e deve consentire, per una questione di equità, l’ingresso non solo ai turisti ma anche ai figli dei residenti per potersi recare dai propri genitori per le necessità varie.
Le leggi ci sono bisogna applicarle e farle rispettare.
Ragusa, 20-10-2023
Dr. Giovanni Giannone