Domenica, nella sede di De Luca per Ragusa, che, verosimilmente, diventerà la sede di Sud chiama Nord, arriva Cateno De Luca, per l’Assemblea provinciale.
De Luca ha dovuto spostare la sua venuta a Ragusa, per i mille impegni, soprattutto di campagna elettorale per le suppletive in Brianza e per il lavoro di strutturazione del partito sul territorio nazionale.
Ma c’era attesa anche per una sua verifica dell’alleanza con la coalizione che sostiene il sindaco di Ragusa e per capire cosa si sta muovendo, in termini di alleanze, per le prossime europee.
Indaffaratissimo Saverio Buscemi, coordinatore di De Luca per Ragusa – Sud Chiama Nord, che ha lavorato anche per strutturare la componente politica in provincia, attivando i comitati cittadini.
L’appuntamento di domenica, a Ragusa, è aperto ai simpatizzanti di De Luca che, in verità, anche a Ragusa, crescono ogni giorno che passa.
Attesa per capire come si vuole muovere Sud chiama Nord nel capoluogo e nei vari comuni della provincia dove è riuscito a catalizzare e concretizzare interesse.
In particolare, si attende da De Luca un giudizio sui risultati che ha dato l’alleanza con Cassì, soprattutto in termini di immagine per De Luca per Ragusa – Sud Chiama Nord.
Quanto ai coordinamenti in provincia, lo stesso comunicato di Saverio Buscemi lascia trapelare che c’è molta carne al fuoco, ma i coordinamenti di Vittoria, Modica e Pozzallo sono ancora in fase di definizione.
L’unico che sarà inaugurato a breve sarà quello di Comiso, che sarà coordinato da Giovanni Landro, uno degli attivisti più impegnati per la causa deluchiana sul territorio, un sostenitore della prima ora che ha sempre creduto nel movimento.
La nota di Saverio Buscemi anticipa che per Comiso è stata trovata una intesa organizzativa e programmatica con la lista Spiga rappresentata su base territoriale da Gaetano Gaglio, intesa che vedrà comunanza di intenti per le lezioni che si andranno ad affrontare, d’ora in avanti.
Premettendo di vedere positivamente la collaborazione con il dr. Gaglio, politico esperto, un signore della politica, latore di un consistente consenso personale, peraltro vicino ad Articolo UNO, il partito del nostro senatore Gianni Battaglia, quindi un uomo con tutti i presupposti per essere apprezzato, si resta basiti nel leggere che l’accordo organizzativo e programmatico è con la lista Spiga, vecchio residuato territoriale del Partito Comunista, lista creata per sfruttare, 50 anni fa, l’enorme patrimonio di consenso elettorale della sinistra nell’ipparino.
I tempi sono cambiati, la sinistra quasi non esite, il Partito Comunista e i comunisti sono scomparsi, il Partito Democratico è in profonda crisi, i cocci della sinistra, i vari partitini, a stento arrivano al 3/4%, a Comiso il dr. Gaglio ha conquistato due seggi di consigliere comunale ma l’alleanza non sembra quella di poter essere trascinante per affermare il peso politico e l’immagine positiva di Cateno De Luca.
Si comprende bene che tutto si muove nell’ambito di programmi a più vasto raggio, ne sono testimoni le cene di De Luca con Gianfranco Miccichè e Nello Diapsquale, i tentativi di avvicinamento con i 5 Stelle, i possibili tentativi di arrivare alla Presidenza della Regione attraverso una inevitabile alleanza con il PD siciliano, ma chi simpatizza, da tempo, per De Luca, come politico che lotta le storture, le lordure, i riti della vecchia politica, si trova sconfortato a vedersi circondato da PD e 5 Stelle, entrati dalla finestra per cavalcare la tigre del volto nuovo della politica.
Tanto vale tenerci Forza Italia, Cuffaro, Lombardo, la Lega di Salvini e la destra di Fratelli d’Italia, senza andare a giocare con residuati bellici, come sigle, che possono scoppiare nelle mani, quanto meno te lo aspetti.