C’era un esilarante passaggio nella trasmissione INDIETRO TUTTA di Renzo Arbore e Nino Frassica , quando irrompevano in onda le voci di due fantomatici agenti delle volanti di poliziache, come parlando con le radio di bordo, resero famoso il ritornello VOLANTE 1 VOLANTE 2 .
Per chi ne volesse capire di più, essendo una trasmissione ormai fuori dal tempo questo il link relativo a Volante 1 Volante 2 : https://fb.watch/r3D4y2DLmc/
Un ritornello simile potrebbe irrompere in Consiglio comunale se si volessero mettere in contatto le varie componenti della maggioranza.
L’ultima amenità di questa sbrindellata maggioranza costituitasi sul carro del vincitore Cassì è quella delle chat di gruppo che vengono aggiornate man mano che si vuole escludere qualche dissidente.
Il primo recalcitrante agli ordini di scuderia, esempio limpido di indipendenza di pensiero e di fondamentale correttezza politica che non copre neanche le irregolarità della maggioranza nelle cui file è stato eletto, fu il consigliere Bennardo.
Accolto con gran fervore nella lista del sindaco, che si vantava in campagna elettorale di avere cotanti soggetti, che, peraltro, confermarono con i consensi le aspettative – Bennardo è risultato il terzo degli eletti in consiglio comunale – il giovane professionista con l’hobby della politica di alto livello e con conoscenze dirette con autorevoli politici di tutta Italia, fu sacrificato sull’altare delle obbligazioni che Cassì aveva stipulato in campagna elettorale. Assessorati e Presidenze di Commissione per tutti, Bennardo, assai più preparato politicamente di tanti avventurieri della politica che sono saliti sul carro di Cassì, non venne per nulla considerato.
Non solo, appena Bennardo ha voluto svolgere il suo ruolo di consigliere comunale, di verifica e di controllo della gestione della cosa pubblica, mettendo naso in questioni che pare siano di grande delicatezza in ordine alla regolarità amministrativa, è stato considerato un eretico da mettere al rogo.
I novellini della politica della corte di Cassì gridavano di volerlo estromettere dalla maggioranza , di farlo fuori dal gruppo, senza conoscere il regolamento consiliare che lascia Bennardo al suo posto, nella lista e nel gruppo dove è stato eletto, libero di dichiararsi, comunque, ancora, a sostegno della maggioranza.
Nella cristallina virtuosa maggioranza di Cassì, Bennardo è solo una macchia, una opacità che rende la pietra, che si voleva considerare e far considerare pura, una pietra che vale poco, come un diamante o uno smeraldo con una imperfezione a vista.
Cosa possono fare in maggioranza, essendo Bennardo praticamente intoccabile? Niente di meglio che escluderlo dalla chat di maggioranza, senza il coraggio di cancellarlo, ma aprendo un altro gruppo che viene denominato Maggioranza 2.
Successivamente, si interrompe anche l’idillio con la vicepresidente del Consiglio comunale, Rossana Caruso, rea di aver rivolto interrogazioni scomode, di non aver votato, in qualche occasione, in linea con le direttive del gruppo e di aver palesato vicinanza, non iscrizione, alla Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro.
Cassì, in un primo tempo, anche per la vicinanza della Caruso all’on.le Abbate, tentava di minimizzare il dissenso e fa finta di niente, in netto contrasto all’atteggiamento tenuto nei confronti di Bennardo che dal primo momento era stato dichiarato fuori dalla maggioranza, nella sostanza.
Ma sulla Caruso hanno pesato le forti pressioni di componenti del suo stesso gruppo all’interno di Partecipiamo Ragusa Futura, proprio di quelle persone che aveva contribuito a far eleggere grazie ai suoi consensi personali, e quelle del consigliere di Ragusa Prossima, Iurato, che si era scagliato, con veemenza inusitata e inopportuna, per non dire altro, contro la collega considerata cuffariana, componente politica con la quale Iurato dichiarava di non voler rapporti all’interno della maggioranza, salvo poi restare, in consiglio e in commissione, accanto alla collega, come se niente avesse detto.
Sulla Caruso c’è anche chi ha chiesto, in totale ignoranza dei regolamenti, la mozione di sfiducia come vicepresidente del consiglio, inapplicabile prima di un anno dall’insediamento.
Verosimile, anche alla luce della nuova norma che prevede un compenso, pari al 60% di quello del Presidente, per il vice, che molti si fionderanno, successivamente, come cani famelici sulla preda per prenderne il posto.
Di certo, al momento, la vicepresidente dichiara di appartenere a tutti gli effetti al gruppo di appartenenza, che sostiene la maggioranza e, di fatto, è intoccabile.
Ma nulla vieta alla maggioranza di creare un nuovo gruppo chat, Maggioranza 3.
Fino a qui la storia è certa, esiste una terza chat del gruppo che esclude Bennardo e Caruso.
Ma non è finita, c’è un altro elemento ‘sgradito’ in maggioranza, uno di quelli accolti con entusiasmo in campagna elettorale per carpirne i consensi, che vorrebbe far fuori non tanto la maggioranza, quanto la sua stessa componente politica in seno alla maggioranza.
È ancora il consigliere Iurato che si erge a censore politico del civico consesso, a chiedere al collega di gruppo Zagami di prendere la tessera di Ragusa Prossima, al rifiuto di quest’ultimo che nega accordi di questo tipo al momento della candidatura, Ragusa Prossima lo espelle dal movimento.
Anche in questo caso, Zagami non fa una piega e resta al suo posto, nel gruppo e in maggioranza, da dove non lo può spostare nessuno.
Alla base di questo che non è un vero e proprio dissenso, ma la rottura dei rapporti di componenti politiche che si erano alleate per poi, improvvisamente rompere i rapporti, anche i sentori di avvicinamento di Zagami alla Democrazia Cristina di Totò Cuffaro e di Ignazio Abbate.
Per pudore, non riveliamo la componente partitica a cui faceva capo Zagami, per non svelare quello che sanno tutti, che Ragusa Prossima, d’accordo con il sindaco Cassì, aveva accolto in lista un rappresentante di un partito, un partito a tutti gli effetti, ma la cosa doveva essere celata agli elettori ai quali si parlava esclusivamente di civismo sano e puro, alieno dai partiti.
Fatto sta che sarebbe stato creato il gruppo chat Maggioranza 4.
C’è di buono che per accogliere eventuali nuovi alleati, provenienti per esempio dalle minoranze, si potranno semplicemente aggiungere, salvo non si voglia continuare a creare nuovi gruppi chat.
È del tutto chiaro, ormai, che, se da una parte la maggioranza dimagrisce, da 17 siamo arrivati a 14, ad un passo dal limite minimo, dall’altro ci sono sostegni, al momento sotterranei, ancorché limitati, al momento all’approvazione del PRG. Ma per il bene comune, della città quanti sono pronti a sacrificare ideologia e coerenza !!!
Mai si era visto un livello così basso del civico consesso in ordine alla coerenza e alla dignità politica.