Si organizza, in forte ritardo, la Fiera Agricola

Nel settore, è cosa nota, le Fiere si organizzano in tempi che oscillano da un anno ad almeno sei mesi prima.
Peraltro, trattandosi di manifestazione ultradecennale, i meccanismi dovrebbero essere a regime.
La scellerata gestione dell’assessorato allo sviluppo economico degli ultimi anni ha finito per consegnare la manifestazione, stante l’incapacità organizzativa, non nelle mani di strutture specializzate ma ad associazioni che con le manifestazioni espositive non hanno nulla a che fare.
Non si comprende o, meglio, si comprende benissimo, perché l’attuale assessore non prende in mano l’organizzazione di una manifestazione di grande valenza ridotta, negli ultimi anni, da rinomata Fiera di settore, a sagra di paese, frequentata solo da addetti al settore di un ridotto bacino territoriale.
Forse si deve fare divertire qualcuno degli amici, senza pensare a rilanciare la manifestazione in maniera adeguata alla sua valenza di settore per lo sviluppo anche in termini di crescita per il territorio.

Avevamo scoperto che, mentre si chiudeva la seduta ultima del consiglio comunale c’era una riunione in sala giunta appunto per l’organizzazione della Fiera.
Non si conoscono i partecipanti all’incontro, organizzato solo 25 giorni prima dell’evento, si conosce cosa ne è venuto fuori, un prodotto tipico del nostro comune: una manifestazione di interesse per essere ammessi alla partecipazione, , un avviso che scade solo 7 giorni prima dell’apertura della Fiera, cose che a raccontarle sembrano barzellette.
Addirittura, senza specificare chi sono gli attori, si informa che il Comune di Ragusa e la Regione Siciliana hanno stipulato un accordo di collaborazione per la realizzazione della FAM 2024 che si terrà a Ragusa dal 27 al 29 settembre 2024.
Quale ufficio della Regione non è dato sapere.
Oltre al carattere distintivo della fiera di paese, gli stand destinati al settore agroalimentare dove saranno protagonisti degustazioni, biscotti, ricotta, formaggi, salumi e leccornie varie, si aggiunge anche il settore utensileria (!?!), mentre dominanti saranno gli espositori del settore della meccanizzazione agricola.
Nell’ambito dell’accordo è prevista la realizzazione di 50 stand destinati al settore agroalimentare, 70 al settore della meccanizzazione e 30 al settore utensileria.
In esecuzione dell’accordo, il Comune di Ragusa avvierà la selezione delle aziende che dovranno essere ammesse a partecipare alla manifestazione in base a criteri di pubblicità, imparzialità, trasparenza ed eventuale rotazione, impegnandosi a comunicare al Dipartimento regionale delle Attività Produttive l’elenco delle aziende selezionate almeno sette giorni prima dell’inizio della Fiera.
Perché non è coinvolto, direttamente, l’assessorato all’agricoltura, non è dato sapere.
Intanto, di comunicati stampa nemmeno l’ombra, ma se gli organizzatori non sono del mestiere è comprensibile.

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