Serve veramente spirito di volontariato per seguire le diatribe sul volontariato

di Cesare Pluchino
Coda polemica all’interrogazione dei consiglieri Sonia Migliore e Manuela Nicita. Precisazioni del  Presidente  Nazionale e Legale Rappresentante dell’Associazione AEZA, Ettore Montanariello, che chiede specifica rettifica sui contenuti dell’atto
.
Avevamo accennato ad una indifferenza di fondo dei responsabili delle associazioni di volontariato per i rilievi sollevati dai consiglieri Migliore e NIcita e ci eravamo riservati di analizzare con calma la corposa interrogazione che la stessa Sonia Migliore, in conferenza stampa, aveva definito difficile e imbarazzante da seguire.
Indifferenza non ha mostrato, invece, il Presidente di una delle Associazioni tirate in ballo nell’interrogazione, Ettore Montanariello, Presidente  Nazionale e Legale Rappresentante dell’Associazione A.E.Z.A., Associazione Ecologica  Zoofila Ambientale – Ittica Venatoria Guardaboschi Guardiaparchi – Viabilità Stradale Protezione Civile, con sede a Catanzaro, che ha inviato una nota per contestare le dichiarazioni espresse, a mezzo della interrogazione Consiliare in merito all’ ”attività di volontariato Costoso per il Comune di Ragusa – Denuncia di Laboratorio Politico 2.0”
La nota, invita al Sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, ai componenti il Consiglio Comunale, e alle due interroganti, Migliore e Nicita, nonché agli organi di stampa locali ragusani,  interviene sulla materia oggetto dell’interrogazione per difendere e tutelare l’onore, i diritti e la credibilità dell’Associazione A.E.Z.A.
Pur essendo fra i destinatari della interrogazione, per conoscenza, insieme al Prefetto di Ragusa, al Comandante  Provinciale della Guardia di Finanza, all’ Assessorato Regionale Vigilanza Enti Locali, all’ assessorato Regionale Politiche del Volontariato e Protezione Civile, nonché ai presidenti Nazionale e Regionale AEOP e regionale A.E.Z.A. , il Presidente Nazionale A.E.Z.A. viene a conoscenza, tramite stampa, delle dichiarazioni dei consiglieri Migliore e Nicita sulle attività di volontariato per il Comune di Ragusa.
Senza entrare nel merito di valutazioni politiche sui fatti oggetto dell’interpellanza, e non volendo intralciare o influenzare l’opera ispettiva degli Organi e delle Istituzioni adite, il Presidente Montanariello si limita a circostanziare e chiarire un aspetto fondamentale, correggendo un errore, vistoso e anch’esso fondamentale, presente nelle suddette dichiarazioni.
E’ del tutto erroneo e sbagliato ricondurre e collegare operazioni di volontariato svolte sul territorio del Comune di Ragusa all’attività dell’Associazione A.E.Z.A., non esistendo, al momento, nessun accordo scritto tra l’Ente e l’Associazione che riguardi il compimento di dette attività definendone le modalità operative, le tempistiche, la quantificazione, l’impiego di personale volontario e i rimborsi spese.
Tra le parti esiste solamente, in itinere, la definizione di un protocollo d’intesa destinato a regolamentare i citati criteri organizzativi, in ogni caso dopo la ratifica e la approvazione del suddetto protocollo.
Solo dopo la chiusura di accordi ben precisi e protocollati, quanto stabilito fra i contraenti dell’accordo stesso potrà essere esplicitato con attività di volontariato.
Per quanto specificato, risulta dannoso e diffamatorio per l’Associazione A.E.Z.A. , e per i suoi volontari, addossare responsabilità, colpe e mancanze che, in assenza di accordi determinati non possono essersi concretizzati secondo quanto descritto dalle due consigliere comunali.
In particolare, il Presidente dell’Associazione A.E.Z.A. tiene a precisare come la stessa associazione, fino ad ora, non ha percepito somme a nessun titolo, come rimborso spese per azioni di volontariato sul territorio ed è, altresì del tutto estranea ad attività di volontariato svolte da nuovi soci dell’A.E.Z.A. in tempi precedenti all’iscrizione o eventualmente svolte per altre sigle di volontariato.
Attraverso la nota diramata l’Associazione A.E.Z.A. – Guardia Nazionale – Associazione Ecologica  Zoofila Ambientale – Ittica Venatoria Guardaboschi Guardiaparchi – Viabilità Stradale Protezione Civile – invita le Consigliere Migliore e Nicita a voler porre in essere, con solerte celerità, tutte le procedure, interne all’Organo Consigliare, ed esterne a questo mediante gli organi di stampa e i mezzi di informazione ritenuti utili, per correggere le dichiarazioni esposte e precisare l’estraneità dell’Associazione dai fatti addebitati e contestati, evidenziando alle suddette che, in mancanza delle correzioni e precisazioni richieste e di idonei interventi correttivi, procederà legalmente per la tutela dei propri diritti, onore, onorabilità e credibilità presso l’Autorità Giudiziaria competente.
Nel contempo, prosegue la nota, l’Associazione A.E.Z.A., con la nota stessa, diffida le suddette Consigliere a voler, in futuro, ripetere i comportamenti e le dichiarazioni evidenziati e contestati, unitamente a tutti quei comportamenti che potranno risultare diffamatori e lesivi per l’Associazione, riservandosi l’insopprimibile diritto di procedere legalmente per la propria tutela.

La nota del Presidente Nazionale AEZA è stata integrata da una successiva dell’A.E.Z.A. di Ragusa che, in aggiunta a quanto dichiarato da Montanariello, puntualizza come,  dal 1° Luglio 2015, in attesa della formalizzazione del nuovo protocollo di intesa fra Comune di Ragusa e Associazione, i volontari iscritti hanno prestato servizio per l’Ente in via sperimentale, senza la divisa ufficiale A.E.Z.A., regolarmente riconosciuta ed autorizzata dagli organi competenti, muniti solamente di una pettorina identificativa, servizio sperimentale per il quale non è stato richiesto nessun rimborso spese.
Inoltre, l’associazione di Ragusa sottolinea ed evidenzia come nessun componente del direttivo percepisce retribuzione per i servizi svolti, come pure nessun volontario ha percepito nessuna forma di pagamento o rimborso, come A.E.Z.A. di Ragusa
Anche le componenti ragusane dell’Associazione chiedono precise dichiarazioni di rettifica alle interroganti, per rispetto di tutti i volontari che prestano servizio come A.E.Z.A. su tutto il territorio nazionale, circa 16.000 volontari, regolarmente iscritti e riconosciuti che si impegnano civilmente, in diversi settori, rendendo utili servizi alla collettività, con puro ed esclusivo spirito di dedizione al bene comune.
In assenza di un chiaro intento teso a rivedere le gravi accuse, calunnie e diffamazioni, anche la componente iblea dell’associazione verificherà le condizioni per procedere legalmente a difesa e tutela del buon nome dell’associazione e dei suoi appartenenti, riservandosi azioni per la tutela di diritti, onore, onorabilità e credibilità presso l’Autorità Giudiziaria competente.

In attesa di un prevedibile comunicato di replica delle consigliere Migliore e Nicita per l’inaspettata presa di posizione dell’Associazione, per un normale atto ispettivo nel contesto dell’attività consiliare, abbiamo sondato ambienti interni al Laboratorio politico 2.0 per conoscere le reazioni a caldo sulla vicenda.
Fondamentalmente bocche cucite in attesa di una attenta valutazione delle dichiarazioni e delle richieste estese, al  momento, solo a mezzo stampa.
Si percepisce un certo stupore per il disappunto mostrato dal Presidente dell’Associazione per i contenuti di una interrogazione consiliare che non ha inteso, in ogni caso, intaccare l’onorabilità dell’associazione e dei suoi componenti, essendosi limitate le interroganti a chiedere chiarimenti agli uffici comunali sulle procedure di affidamento dei servizi e sui relativi rimborsi alle persone.
Da una lettura della interrogazione si evincerebbe con relativa facilità che non vengono espressamente citate elargizioni di rimborsi a favore dell’AEZA, coinvolta esclusivamente come nuova meta associativa dei volontari sganciatisi da altra associazione.
Le fonti contattate hanno evidenziato come, forse, non tutti i passaggi procedurali, molti dei quali eseguiti servendosi di carta intestata A.E.Z.A, sono stati particolarmente seguiti dagli organi regionali e nazionali dell’associazione, fattori per i quali si auspicano maggiori controlli nel segno di una trasparenza oggi diventata elemento essenziale di buona amministrazione.

Ultimi Articoli