Il cattivo esempio sull’utilizzo di fondi regionali

Una nota della Democrazia Cristiana di Scicli, diffusa tramite la Democrazia Cristiana di Modica, per esprimere soddisfazione per il decreto emanato dall’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali con il quale verranno trasferiti fondi ai Comuni Unesco.

Anche Scicli è tra i comuni che beneficeranno di aiuti concreti. Per l’anno 2024 arriveranno al Comune di Scicli € 37.443. Non si tratta di somme esose, come già anche noi abbiamo avuto modo di sottolineare, ma rappresentano un primo aiuto concreto che, se rinnovato di anno in anno, può senz’altro contribuire a valorizzare sempre più i nostri siti Unesco.

Da parte della DC di Scicli, giustamente, non può mancare il ringraziamento particolare all’on. Ignazio Abbate, Presidente della Commissione Affari Istituzionali all’Ars, promotore e firmatario della legge, ma non si può non restare basiti per l’utilizzo che si propone dei fondi in oggetto.

La DC di Scicli propone alla propria amministrazione di utilizzare, almeno una parte dei fondi, per la sistemazione e la cura del verde, in particolare per i siti UNESCO che non si capisce cosa possono essere: il riconoscimento UNESCO riguarda il contesto urbanistico dato dalla ricostruzione tardo barocca post terremoto del sud est della Sicilia, con particolare riferimento a 8 Comuni, non esistono, come spesso, erroneamente si definiscono ‘siti UNESCO’ o “beni Patrimonio dell’Umanità”.

La proposta ci sembra ai limiti del comprensibile e bene farebbe il padre della legge a tentare di limitare simili proposte, segnatamente se provengono da suoi proseliti.
Utilizzare fondi altrimenti da destinare, per la cura del verde, cosa peraltro, già avvenuta, per esempio nel capoluogo, a Ragusa, con la Tassa di Soggiorno, ci sembra esuli dalle logiche della iniziativa.

Grave e comprensibile che a Scicli non siano destinate somme per la cura del verde pubblico, ma ammettendo che, per tale finalità si possono utilizzare i fondi destinati a valorizzare il Patrimonio UNESCO equivale ad aprire la porta a utilizzi “creativi” di qualsiasi genere, ancorché desinati a coprire emergenze delle varie località.

Ogni idea e ogni proposta vanno considerate e rispettate, ma non sarebbe male se, nella legge, fossero specificate le destinazioni vincolate.

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