La Passalacqua vince a Milano con 24 punti di scarto

Che l’appuntamento di Milano non potesse essere tale da impensierire Spreafico e compagne, era pressoché scontato, ma nessuno avrebbe potuto pensare ad una partita piatta, senza il minimo bagliore, con le biancoverdi demotivate all’inizio, che nemmeno quando hanno preso il largo sono riuscite ad esprimere una pallacanestro piacevole.
Colpa anche delle avversarie che hanno tentato di restare in partita fino ai 20 minuti, per poi cedere di schianto fino ai 32 punti di svantaggio a metà dell’ultimo quarto.
È stato, soprattutto, un festival noioso di tiri da tre punti andati a vuoto, molti dei quali non hanno visto neanche il ferro. La percentuale sui tiri da tre è lo specchio di una partita che non ha offerto il benché minimo spettacolo, 7 su 32, 22 % per Milano, 5 su 24, 21 % per Ragusa.

Si inizia assai lentamente, solo a metà della prima frazione si arriva sul 4-9, grazie ad una tripla di Miccoli. Milano sembra riprendersi subito con due triple, ma Ragusa mette il naso avanti e si chiude sul 14-20.
L’inizio della seconda frazione è deludente, non c’è un bel gioco, Ragusa va avanti a piccoli passi fino ad arrivare, all’intervallo sul 22-37.
È l’anteprima dell’accelerazione che Chidom, Iuskaite, Thomas e Spreafico danno alla partita, fino al + 27 a due minuti dalla penultima sirena che vede il punteggio finale di 32-57.
La quarta frazione è solo un monotono allenamento, entrano in scena anche Pastrello e Nikolic, mentre la giovane Di Fine aveva giocato anche nei primi dieci minuti.
Ancora bloccata Milazzo, anche Iacubkova è stata tenuta in panchina.
Come detto, si arriva al massimo vantaggio di 32 punti ai 35 minuti, si chiude sul 52-76.

Sanga Milano – Passalacqua Ragusa 52 – 76 — 14-20 (14-20), 22-37 (8-17), 32-57 (10-20), 52-76 (20-19)

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