Sdoganata, dopo anni di ipocrisia politica, la funzione dell’Osservatorio per la Tassa di Soggiorno, previsto dall’apposito regolamento con funzione esclusivamente di controllo e monitoraggio sulla spesa e sulle destinazioni dei proventi della tassa, con la possibilità di suggerimenti e proposte sulle criticità riscontrate.
L’insistenza dei componenti il tavolo, peraltro in esubero a quanto previsto dal regolamento, ha trasformato l’Osservatorio, di fatto, da mero organo consultivo a momento di proposta, di confronto e di condivisione delle esigenze della categoria, con la piena approvazione del sindaco Cassì che si detto felice di poter avere una qualificata collaborazione nella gestione di un così importante settore.
Artefice ultima di questo cambiamento, la rieletta Presidente dell’Osservatorio che, con la compilazione di un nutrito ordine del giorno per la convocazione di venerdì 25 novembre, ha posto sul tavolo una serie di questioni, alcune segnalate da tempo, che sono state oggetto di attenta analisi.
Conferma di quanto affermiamo, l’esame del primo punto, prelevato: diversi componenti del tavolo, anche di fronte alla richiesta di rinnovo di interventi, tramite la tassa di soggiorno per l’aeroporto di Comiso per nuove tratte, avevano chiesto che fine avessero fatto le somme, stanziate in anni precedenti e mai incassate dall’aeroporto.
L’attento e preciso Ragioniere capo, il dr Sulsenti, ancorché, all’epoca, non ancora in servizio nel nostro Comune, ha rivelato che agli atti relativi di giunta per l’assegnazione dei fondi all’aeroporto, non seguì nessuna determina dirigenziale, essenziale per il trasferimento dei fondi, per cui le stesse somme andarono in avanzo di amministrazione, tornarono, cioè, nel bilancio del Comune, ma, come previsto dalle norme di bilancio, non ritornarono come residui della Tassa di Soggiorno.
Successivamente, il dr. Sulsenti ha fornito le indicazioni, per quanti lo avevano richiesto, sulle destinazioni analitiche della tassa di soggiorno, per gli anni 2020 e 2021: per il 2020 ha fornito documentazione su supporto cartaceo, mentre per il 2021, essendo subentrate norme apposite, la rassegna delle determine per l’utilizzo delle somme fa parte di un apposito allegato del consuntivo annuale.
Questi dati, peraltro richiesti, avrebbero dovuto costituire oggetto delle funzioni elettive del tavolo, quello di monitorare le destinazioni della tassa di soggiorno, invece sono stati, almeno per il momento, totalmente ignorati dai componenti, non si sa se in un prossimo futuro qualcuno del tavolo, come pure altri consiglieri comunali o chiunque voglia accedere agli atti, che sono pubblici, voglia sollevare rilievi sulla destinazione delle somme.
Al tavolo di venerdì erano presenti il Sindaco, i dirigenti Puglisi e Sulsenti, la funzionaria sig.ra Antoci, la Presidente dell’Osservatorio, sig.ra Carlotta Schininà, che rappresenta FederAlberghi, Cesare Sorbo per l’associazione Costa Iblea Sicilia, Danilo Tomasi per Confcommercio, Francesco Dimartino per la CNA, La Rosa, Presidente del CCN Antica Ibla, la dott.ssa Migliorisi per Confindustria, i consiglieri comunali componenti dell’Osservatorio, Cettina Raniolo, Andrea Tumino e Giorgio Mirabella.
Per la rinnovata proposta di elargire somme della Tassa di soggiorno all’aeroporto di Comiso, per nuove tratte, si è deciso di ospitare per una audizione l’AD della SAC, Torrisi, e il componente del CdA, Dibennardo, per trovare le soluzioni idonee per quanto in oggetto.
Si è passati, poi, all’esame di una lettera di richieste che il tavolo aveva inoltrato, nell’ottobre del 2021, all’amministrazione, argomenti in parte superati come i varchi della ZTL a Ibla e la penuria di acqua per le attività di ristorazione e ricettive.
Sul tappeto restano ancora i problemi di decoro urbano, dovuti all’abbandono indiscriminato di rifiuti nelle strade, il sindaco ha evidenziato gli sforzi che l’amministrazione produce costantemente per limitare i disagi, anche sostenendo costi economici non indifferenti, che esulano da quanto previsto dal capitolato.
Così come la proposta di elargizioni per l’aeroporto non ha trovato ampi consensi, al di fuori dei sostenitori, industriali e Federalberghi, ampi dubbi sono stati sollevati sulla validità del Piano Strategico del Turismo, del quale si sa molto poco.
La Presidente Schininà ha richiesto un incontro con il collaboratore del sindaco per l’attuazione del Piano, che poi è la stessa persona che lo ha redatto.
Al riguardo una stranezza, un collaboratore del sindaco, pagato per un anno, che non si trova in sede e il sindaco è costretto a chiedere quando sarà disponibile per intervenire al tavolo come richiesto.
Comunque, unanimi i dubbi dei partecipanti alla riunione sulla effettiva valenza dell’iniziativa Piano Strategico del Turismo: Tomasi Confommercio ha, addirittura, espresso il timore che le somme finora impegnate non servano a nulla, visti i pochi o nulli risultati, tanto da chiedere se il progetto va ancora avanti.
La dott.ssa Migliorisi di Confindustria ha chiesto se esiste un piano industriale di spesa, un po’ tutti hanno sottolineato come si spendono soldi, da anni, per questo PST, ma si è visto ben poco.
Perplessità ha destato il silenzio del Presidente del Centro Commerciale Naturale Antica Ibla, che fu promotore del Piano Strategico, iniziativa inizialmente sostenuta da fondi del bilancio partecipato. Non ha minimamente speso una parola a sostegno dell’iniziativa, né dello stanziamento a favore del PST, per il 2023 di ben 100.000 euro della tassa di soggiorno.
Si è parlato, poi, di due punti del piano di utilizzo della tassa di soggiorno, segnatamente su sollecitazione di Cesare Sorbo che ha chiesto maggiore chiarezza sulle voci 2 e 4 del piano di utilizzo: si parla, assai genericamente, di “servizi ed eventi in campo turistico per la promozione del territorio” e di “contributi e compartecipazioni per eventi o manifestazioni”.
Il sindaco Cassì ha sottolineato come con questi fondi vengono sostenute, prevalentemente, iniziative che, per la loro importanza, rivestono una valenza anche di carattere turistico, pur ammettendo che, negli anni, grazie ai contributi del Comune sono state sostenute tante iniziative di associazioni che hanno costituito, anche, richiamo di carattere turistico.
Ci permettiamo precisare come la problematica non riguardi solo l’organizzazione di eventi e manifestazioni, molte delle quali di carattere culturale che dovrebbero essere sostenute con fondi del relativo assessorato, ma della tassa di soggiorno assorbe molto anche il Castello di Donnafugata, nonostante i suoi cospicui introiti annuali alla biglietteria, ma ci sono interventi anche per i festeggiamenti del Natale e per la mobilità sostenibile, oltre a quelli per la tutela del patrimonio e per gli interventi di manutenzione e recupero dei luoghi di interesse turistico, voci che hanno consentito, per esempio, di asfaltare le strade di Marina in quanto centro turistico balneare.
In pratica, come vedremo in una nostra approfondita analisi, quanto prima, i proventi della tassa di soggiorno sono stati, finora, un salvadanaio al quale hanno attinto, a piene mani, tanti assessori e non solo quello al turismo.
Il tavolo si è poi occupato di due settori particolarmente in sofferenza, quello del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile, per le cui criticità ne risentono anche, fortemente, i turisti, e quello di un inadeguato servizio di taxi.
Si sono appresi particolari che accrescono l’evidenza di una gestione di questi settori del tutto inadeguata, insufficiente e superficiale, si scopre che i taxi sono pochi, ancor meno quelli che aderiscono al servizio radiotaxi, non ci sono controlli, se la chiamata è per Catania o Marina di Ragusa il taxi arriva, se si tratta di in percorso urbano il taxi non arriva, non ci sono controlli, le tariffe sono addirittura ferme a 10 anni fa e per 5 anni nessuno ha avuto la capacità di intervenire.
Tutte cose che sono emerse al tavolo, ma che, sembra, non abbiano impressionato, più di tanto, il sindaco che, del resto, non potrebbe fare altro che mandare a casa l’assessore per manifesta incapacità di gestire i settori di competenza.
Quanti del tavolo hanno contezza della situazione si sono chiusi in un silenzio imbarazzato.
La nota positiva emersa in chiusura della riunione quella dell’annuncio del sindaco di voler, finalmente interdire il traffico veicolare dei bus turistici nella circonvallazione di Ibla: saranno obbligati a fermarsi al parcheggio di largo San Paolo, nessuno potrà arrivare alla Chiesa del SS Trovato, nella cui zona, peraltro, sarà vietata la fermata per far scendere e per far salire i turisti, come sarà vietato parcheggiare i mezzi.
I dettagli di attuazione della misura saranno messi a punto quanto prima, il sindaco ha sottolineato che cercherà di trovare la massima condivisione per la scelta che sembra, comunque, inevitabile, soprattutto per motivi di sicurezza che la renderanno obbligata.