di redazione
Unanime disapprovazione per l’impugnativa del Governo Renzi nei confronti di una legge che aveva aperto le speranza degli imprenditori onesti e delle imprese sane
L’allarme lo stanno lanciando gli esponenti del Movimento 5 Stelle, l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune d Ragusa, Salvatore Corallo, ha messo in guardia per le grosse aggiudicazioni che sono a rischio, sul territorio ibleo e su quello siciliano, con le gravi ripercussioni che ne deriverebbero a livello sociale.
Un attacco politico alla regione e, sotto certi aspetti, anche nei confronti del Movimento 5 Stelle.
Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la nuova Legge regionale sugli appalti, che ha visto come primo firmatario Sergio Tancredi del Movimento 5 Stelle.
Nuovi criteri di aggiudicazione, difficoltà per la formazione di cordate, eliminazione del ribasso eccessivo e soglia di anomalia abbassata al 25%, tutti accorgimenti che riducono i ricorsi per offerte anomale e velocizzano i tempi di apertura dei cantieri.
Misure studiate per venire incontro a imprenditori onesti e imprese sane, per favorire il rispetto dei contratti di lavoro e le norme sulla sicurezza nei cantieri.
Non più cemento depotenziato e lavoro nero, incentivazione per la qualità del lavoro e dei materiali.
Legge che ha rivelato, subito, effetti positivi, come ha sottolineato ancora l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Ragusa, Salvatore Corallo, offrendo il riscontro di un rinnovato interesse del mondo imprenditoriale e delle associazioni di categoria per il cambio di rotta in un settore che, spesso, vedeva imprese di alto livello tagliate fuori da sistema che presentava non poche anomalie.
Il governo nazionale ha impugna la legge davanti a quella Corte Costituzionale perché avoca a sé le competenze e le normative sulla concorrenza, in ossequio a disposizioni europee.
Una legge fatta per affermare legalità e libera concorrenza in un settore delicato e corrotto, rischia di vanificare le speranze di quanti intravedevano un nuovo futuro per il mondo imprenditoriale dell’isola.
Il primo firmatario della Legge, l’on.le Sergio Tancredi, del Movimento 5 Stelle, intravede nell’impugnativa, solo motivazioni di ordine politico, che vogliono limitare gli spazi autonomistici della Regione, e confida nel giudizio della Corte Costituzionale che, alla luce di precedenti sentenze, non può smentire se stessa.
“Quella sugli appalti è una riforma fondamentale per il settore – afferma Tancredi – e la recente manifestazione degli imprenditori, che sono arrivati perfino ad incatenarsi per difendere la legge ne è prova lampante. Lo stop farebbe ripiombare nella disperazione tutti gli operatori dell’edilizia, vanificando la possibilità di rilancio del comparto”.
“Da rimarcare – conclude Tancredi – che con la nuova legge i partecipanti alle gare sono aumentati sensibilmente, confermando che l’auspicio di un incremento di competitività era corretto e che si tratta di una norma che stimola la libera concorrenza, ampliando la platea dei soggetti che possono aspirare all’aggiudicazione”.
Conferma le conseguenze negative dell’eventuale stop l’assessore ai Lavori pubblici di Ragusa, Salvo Corallo: “Molte aziende avevano ritrovato lo stimolo a partecipare alle gare. Solo nel nostro Comune alcuni grossi lavori ora potrebbero fermarsi. La riforma garantiva, oltretutto, la qualità dei lavori, in quanto non costringeva gli imprenditori a ricorrere a risparmi sui materiali per ottenere i maggiori ribassi”.