Virtus Eirene Passalacqua Ragusa, se ci sei batti un colpo

Fulgido esempio di comunicazione efficace e consapevole del proprio ruolo, della Passalacqua Ragusa non si sa più nulla.
Forse non siamo competenti a sufficienza per capire che, forse, non è questo il periodo per programmare un campionato, ma le cronache della stampa specializzata ci danno ragione.
Intanto, dopo la dichiarata rinuncia alla serie A 1, non ci sono notizie sull’ammissione al campionato di A 2, complice l’inerzia della Lega che non riesce nemmeno ad aggiornare il sito ufficiale.
Sempre dalle cronache della stampa specializzata si apprende che quasi tutte le atlete della rosa 23/24 si sono accasate altrove.
Ilaria Milazzo ha attaccato le scarpe al chiodo, Laura Spreafico è andata a Sesto San Giovanni, Maria Miccoli è stata ingaggiata addirittura dalla scudettata Venezia, Silvia Pastrello va a Sassari, Matea Nikolic approda a Brescia, Ivana Iacubkova va in Spagna, casa Uni Girona, Josephine Di Fine si accasa a San Giovanni Valdarno.
Non si hanno notizie della destinazione di Thomas, di Chidom e di laura Juskaite.
Sullo sfondo di un campionato al tramonto, per le defezioni di Bologna, di Ragusa e di Roma, c’è la visione di una Lega che, dopo anni di gestioni discutibilissime, sembra al capolinea.
La stampa specializzata ci informa di un turbinio di mercato, soprattutto in A2, noi non sappiamo, letteralmente, “dove stiamo di casa”, dobbiamo costruire una prima squadra per 10/10 o per 12/12, se si vuole, a questo punto si può anche pensare che si vogliano chiudere del tutto i battenti, ma ciò non esclude che se ne dia notizia alla città.
Soprattutto se c’è l’auspicio che la città torni ad appassionarsi al basket femminile di vertice, è del tutto sconsigliabile un silenzio che serve solo ad allontanare gli sportivi.

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