Ibla: più auto portano incassi ma anche caos circolatorio e inquinamento

di Cesare Pluchino
Legittime rivendicazioni devono tenere conto anche dell’interesse collettivo

Nel corso di un incontro del Presidente della sezione ASCOM di Ragusa, Salvo Ingallinera, con il Comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Puglisi, è stato sollevata la problematica relativa alle limitazioni per il traffico veicolare all’interno di Ragusa Ibla, nelle ore serali.
Il rappresentante dei commercianti, secondo quanto riporta il comunicato diffuso dall’associazione, considera indispensabile permettere la circolarità nel centro barocco permettendo il passaggio da via Peschiera. La categoria più colpita sarebbe quella dei ristoranti, i cui clienti, evidentemente, a differenza di tutti gli altri fruitori serali di Ibla, eviterebbero di frequentare i locali preferiti nell’impossibilità di avvicinarsi agli stessi, per quanto possibile, con la propria autovettura.
Il provvedimento di apertura del centro al traffico veicolare viene auspicato, in attesa di soluzioni definitive per la creazione di nuovi parcheggi, tenuto conto di esigenze turistiche della città e della già avvenuta sperimentazione positiva sullo steso percorso.
La richiesta suscita più di una riflessione sull’argomento: le considerazioni sono espresse sulla base di quello che si è visto durante le serate dei mesi di luglio e agosto.
Ogni sera, da Largo San Polo fino alla Chiesa del SS Trovato, dominava un ammasso di lamiere luccicanti: il parcheggio esaurito in ogni ordine di posti, la via Ottaviano, dalla Chiesa della ‘Bambina’, senza un parcheggio libero come tutto l’interno dell’abitato. A qualche automobilista, dotato del pass disabili e, quindi, autorizzato ad accedere alla zona interdetta al traffico normale, è capitato di girare due o tre volte a vuoto senza riuscire a trovare un parcheggio libero.
In questa situazione si notava che molti locali del settore della ristorazione erano affollati con il tutto esaurito nei tavoli all’esterno, nell’ora di punta era impossibile cenare senza prenotazione.
Viene spontaneo considerare che un ulteriore flusso veicolare, permesso per consentire a qualcuno di trovare un parcheggio vicino al ristorante preferito, si risolverebbe solo in una lenta e inquinante passerella di auto, dannosa principalmente per quanti seduti ai tavoli esterni dei ristoranti e dei bar, dalla piazza G.B. Odierna alla via Orfanotrofio fino a Largo Camerina.
Il fatto che Ragusa Ibla sia risultata, comunque, intasata di auto parcheggiate è risultato rilevabile dalle auto in sosta anche nelle zone meno adatte, con scarsa considerazione per le regole del codice della strada, dato del resto rilevabile dagli interventi di rimozione che sono stati numerosi durante tutta la stagione, segno che si è raggiunto un livello di saturazione elevato che non consentirebbe ulteriori concessioni al traffico veicolare.
Le considerazioni espresse tengono conto di molti commenti della gente, anche turisti, sulle condizioni del traffico. Da migliorare, in ogni caso, il servizio di collegamento con il centro superiore di Ragusa che deve risultare efficace e veloce, con tempi di attesa ridotti. Per il turismo, quello vero, non c’è niente di meglio che una città senza vetture, senza inquinamento acustico, ambientale e visivo di vetture ammassate.
Se qualche ristoratore lamenta un numero non soddisfacente di clienti, potrebbe essere opportuna una verifica della qualità del servizio, dei prezzi, in qualche caso, lievitati a dismisura in rapporto alla qualità dell’offerta, degli orari non sempre in linea con quelli diffusi sul territorio, nella stagione estiva, quando, notoriamente si pranza e si cena più tardi del solito.
Non si può dire a dei clienti che la cucina è chiusa alle undici della sera, con il locale ancora aperto e gente ai tavoli che sta mangiando e che si trattiene per un’altra ora agli stessi tavoli – è successo in due diversi ristoranti di Ibla – altrimenti è meglio non lamentarsi se qualcuno preferisce spostarsi a Modica o a Pozzallo o a Marina di Ragusa.

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