“In politica il figlio schiaccia il padre” citazione di un grillino doc per la vicenda Cancelleri – DI Paola

Se non ci fossero, li dovremmo inventare. I grillini possono cambiare padre, leader e ispiratori politici vari, ma restano sempre la fonte di grillinate epocali che alleggeriscono il clima, talvolta pesante, in politica.

L’ultima è la querelle sui giornali, fra Giancarlo Cancelleri e la sua creatura Di Paola, attuale coordinatore regionale.
Non siamo stati mai teneri con Cancelleri che, a Ragus,a ce ne ha fatto vedere di tutti i colori, dalla latitanza quando fu dimissionata Stefania Campo alla stretta di mano con Tringali per dimissionare l’assessore Martorana, fino alle vicende per le candidature 2018 pe le nazionali.
Da fonti grilline, si apprende che il Cancelleri, in epoca Conte è caduto in disgrazia, dopo l’espletamento dei due mandati, pare per la sua vicinanza a Di Maio.
Ma Cancelleri non si rassegna, certo, a fare il pensionato della politica e cerca nuove opportunità, anche se dal Movimento hanno ribadito, assetati come sono di poltrone, che non ci sono deroghe al limite dei due mandati.
Cancelleri, al momento, punta su Catania, avrebbe tentato di proporre la sua candidatura a sindaco, per l’area progressista, a Catania sono in zona evoluta, e come in tante altre parti della Sicilia, si va verso l’accordo con il PD, anche se ci sono casi isolati di salse diverse.
Dopo il no di Abramo, sul quale erano confluiti tutti i consensi degli alleati, Cancelleri ha lanciato la candidatura di Enzo Bianco, una delle solite vecchie cariatidi della politica, 72 anni, già 4 volte sindaco di Catania, uno di quelli assetati di palazzi del potere come ce ne sono anche da noi.
Lo ha fatto per puntare, forse, alla carica di vicesindaco della città etnea, arrivando a ipotizzare l’allargamento dell’alleanza a Lombardo e Cuffaro.
L’ex viceministro e sottosegretario 5 Stelle, intervistato dal Corriere della Sera, lancia la sua proposta definendo Bianco come “il candidato perfetto per i progressisti”.
E a proposito dei possibili alleati Lombardo e Cuffaro, scrive : “Oggi Lombardo è uomo libero, un punto di riferimento a Catania”, e di Cuffaro “È un uomo che ha pagato i suoi conti su un passato archiviato e risolto. Comunque, lui non è nemmeno interessato a una candidatura. Si parla di un inserimento del suo partito all’interno della coalizione”.
Già contestato per queste sue posizioni, Cancelleri trova le dichiarazioni secche e decise proprio della sua creatura politica che aveva messo al suo posto, come leader, in Sicilia, addirittura sponsorizzando la sua candidatura alla Presidenza della Regione.
Ma in politica si dimentica presto il bene ricevuto, si dimentica chi ti ha fatto ‘cristiano’, accade anche in periferia, ed ecco che Di Paola prende le distanze dal suo padre putativo: “Continueremo a mantenere alti i valori in cui crediamo guardando alla politica del presente e del futuro e non a una politica che appartiene al passato”, aggiungendo, per sgombrare il campo da ogni equivoco, che “Cancelleri parla a titolo personale”.
Meglio uccidere il padre che cadere in disgrazia nel Movimento, sotto le grinfie di Conte.

Ultimi Articoli