Nulla da eccepire sulla persona e sulle sue strategie di opposizione, ma, negli ultimi tempi la politica adottata dal capogruppo del Movimento 5 Stelle al Comune di Ragusa, desta qualche perplessità
Sgombrando, innanzitutto, il campo dalla facile comunicazione di propaganda, il capogruppo Firrincilei interpreta, ormai, ogni azione, degli amministratori, come risposta asservita alle sollecitazione inoltrate, è stato così per i presunti marciapiedi di via Ettore Fieramosca, per la sbarra automatica a Randello, ora si accenna anche all’impegno per la riapertura del reparto di pediatria che vedrebbe risposte nelle prime timide iniziative degli amministratori dell’ASP.
Non si vuole minimamente mettere in discussione l’impegno e la fondamentale buonafede di Firrincieli nello svolgere la sua attività politica, ma pensare che l’arrivo, dopo mesi e mesi di ritardi e di omissioni, in particolare dell’assessorato interessato, non può permettere a nessuno di dire: “E’ merito nostro”, non ci sono meriti, solo atti che con il tempo, dopo tante assicurazioni di intervento, sono diventati obbligati e doverosi.
Piuttosto piange il cuore vedere Firrincieli nell’aver seguito il corso nuovo, la trasformazione del Movimento 5 Stelle che da formazione politica di lotta, del vaffanculo, si è trasformata, sullo stile dell’avvocato di Volturara Appula, in formazione in giacca e cravatta.
Oggi nemmeno l’importante esponente di Fratelli d’Italia, Donzelli, va alla Camera in giacca e cravatta, optando per un ordinario maglione a collo alto, più adatto alla passeggiata domenicale al mare.
La questione del reparto di pediatria è di una gravità tale da richiedere posizioni più incisive e risposte da personaggi più autorevoli e qualificati.
Ci sono emergenze scandalose che si risolvono solo alle professionalità di eccellenza che abbondano nel nostro ospedale, ma leggere che ad una mamma con un bambino in preoccupanti condizioni viene detto che deve arrivare il pediatra da Modica, pediatra che, senza spiegazioni non arriva, non autorizza il capogruppo grillini ad essere soddisfatto perché qualcosa si muove.
Vada per la sensibilizzazione ascrivibile al comitato per le mamme, ma parlare di pressing politico di movimenti come quello dei 5 Stelle, fa solo sorridere: Firrincieli non ha idea di cosa sia il pressing politico.
Pressing politico che doveva cominciare nel periodo dell’emergenza covid, quando i caporioni di turno operavano spostamenti di reparto, legittimi e doverosi in periodo di emergenza, senza che però ci fosse ritorno alla normalità.
E dai commenti di diversi primari e di altro personale dell’ospedale, ci sarebbe stato molto da ridire sui metodi messi in atto.
Come ci sarebbe, tuttora, molto da ridire sul perché non viene rispettata la sentenza del TAR per la neurologia e la stroke unit al Giovanni Paolo II, perché non si parla più del potenziamento della rianimazione, perché si è spostata a Modica la otorinolaringoiatria; la permanente chiusura del reparto di pediatria è solo l’ultimo atto di politiche che, di certo, non saranno solo parto degli amministratori locali che, in fondo, devono sempre attentamente rendere conto a chi li ha nominati.
Solo che quando vogliono, gli amministratori sono bravi a rimettere al loro posto, appena arrivati, i furbetti del vaccino, mettono a posto graduatorie, tutto si ferma, ormai da troppo tempo, quando si tratta di assumere personale medico e infermieristico, che si cerca solo ad emergenza in corso.
Perché Firrincieli, invece di fare filosofia comunicativa non chiede chi ha deciso di chiudere pediatria, per quali motivi e, se si trattava di emergenza covid, perché tutto non è ritornato alla normalità ? In virtù di quale magia sono scomparsi medici e infermieri del reparto che, a fine emergenza si dovevano fare trovare dietro la porta del loro reparto?
Di tutto questo si doveva occupare una forza di opposizione, ma a tempo debito, non quando sono sfuggiti tutti.
Ora sarebbero stati reclutati due dirigenti e sono stati pubblicati due bandi, troppo poco per poter parlare di riapertura del reparto a breve, del resto che i dirigenti ASSP vadano a tentoni si evince dal fatto che qualcuno aveva già garantito, a suo tempo, l’apertura per lo scorso mese di settembre.
Poi come due medici possano contribuire, secondo quanto scrive Firrincieli, ad assicurare continuità h 24 all’ambulatorio, è tutto da scoprire.
Piuttosto, una riflessione è d’obbligo sui rapporti fra il capogruppo della più consistente forza di opposizione in Consiglio Comunale e il capo dell’amministrazione, più volte irretito, in passato, ai limiti della querela, anche annunciata.
Ancorché, non direttamente dipendente dal sindaco, le criticità della sanità locale andrebbero evidenziate, sottolineate, amplificate da interventi del primo cittadino a difesa della collettività, con specifiche interlocuzioni con autorità locali e regionali.
Firrincilei, come in questo ultimo comunicato, in tempi ormai aperti di campagna elettorale, ci va cvon il guanto di velluto, la questione sanità potrebbe essere il cavallo di battaglia dell’opposizione, c’è, invece, un reverenziale silenzio che, spesso, fa pensare anche male.