In Consiglio comunale c’è anche qualcuno che vola alto

Lunedì pomeriggio, in Consiglio comunale, di discuterà una mozione del consigliere di Fratelli d’Italia, Rocco Bitetti che ci ha colpito anche perché esula dalla linea di basso profilo del coordinamento cittadino del partito che indugia, per parlare di turismo a Ragusa, del ritardo per accendere l’impianto di illuminazione del parcheggio di Ragusa Ibla, dietro la villa comunale
Il dr Bitetti propone una modifica parziale delle aree a destinazione turistico-ricettiva nel nuovo PRG.
Partendo da una esaustiva premessa che mette al centro il nostro territorio con zone analoghe dell’Europa, a forte vocazione turistica, come il sud della Spagna, che gode di uguali condizioni climatiche, il consigliere sviluppa una attenta analisi finalizzata ad una corretta strategia di sviluppo e di destagionalizzazione.
Nel sud della Spagna, nella Costa del Sol, c’è stato uno sviluppo turistico incontenibile sotto la
spinta degli investimenti fatti nel settore del turismo golfistico.
Secondo studi dell’Università di Malaga, il comparto golf, solo in quell’area, genera annualmente un valore economico di circa 2 miliardi di euro, impiega circa 10000 persone e trascina il settore turistico locale con oltre 4 milioni di presenze legate solo al golf.
Il dr Bitetti condivide come il PRG di Ragusa, in via di approvazione, attribuisca al turismo “un ruolo primario e centrale per lo sviluppo sostenibile economico ed occupazionale del territorio e per la crescita sociale e
culturale della collettività”.
Per i fabbisogni previsti dallo studio di settore, quasi la totalità delle nuove strutture ricettive dovrà essere
allocata nella fascia costiera tra Marina di Ragusa e Punta Braccetto, dove dovrebbe sorgere un polo
dedicato essenzialmente al turismo balneare.
Viene, così, completamente tralasciata un’area sterminata del territorio ragusano che è costituito dalle campagne che da San Giacomo si estendono fino ai confini con gli altri Comuni; dal posizionamento delle strutture sembra che si intenda puntare quasi esclusivamente sul turismo balneare che è un settore rilevantissimo ma che non esaurisce le potenzialità del nostro territorio – osserva Bitetti.

Il Piano Regolatore potrebbe diventare lo strumento idoneo per consentire lo sviluppo sul nostro territorio di un turismo golfistico che potrebbe contribuire fortemente alla crescita dei flussi turistici e alla destagionalizzazione.
Il nuovo PRG potrebbe dunque essere il mezzo per incentivare investitori a realizzare campi e strutture ricettive rivolte a portare sul nostro territorio una clientela potenzialmente sterminata di turisti che praticano il gioco del golf. Parliamo di un mercato alto spendente di circa 70 milioni di utenti costantemente in crescita, si tratta di un mercato che viaggia anche in periodo di bassa stagione e che consentirebbe di portare turisti tutto l’anno, come avviene in Spagna, in Turchia, in Marocco ecc.
Per fare ciò si potrebbe prevedere che una quota del 20-25% della cubatura prevista nel nuovo PRG per le strutture ricettive a Marina di Ragusa e Punta Braccetto venisse invece trasporta in determinate aree agricole della campagna ragusana che risultassero idonee alla realizzazione di campi da golf regolamentari da 18 buche. Ovviamente subordinando la realizzazione di alberghi e resort alla realizzazione e mantenimento dei campi da golf ad essi collegati.
Una modifica del nuovo PRG di tale portata avrebbe dei benefici enormi non solo dovuti all’aumento dei flussi turistici e all’aumento dell’occupazione, ma anche perché si andrebbero a valorizzare economicamente determinate aree agricole con il conseguente sviluppo dell’indotto di prossimità, inoltre, come già detto, si intercetterebbe un mercato fortemente propenso alla destagionalizzazione.
La vicinanza con l’aeroporto internazionale di Catania, specialmente dopo la realizzazione dell’autostrada, e la presenza dell’aeroporto di Comiso mai sfruttato a pieno, avvalorano la potenzialità del nostro territorio a diventare una destinazione golfistica e ad integrarsi nel circuito Siciliano già esistente che in tal modo andrebbe incrementato.

Certo, ci sarebbero da superare le censure dei soloni ambientalisti, prima di tutto per i consumi idrici e per la costosissima manutenzione degli impianti golfistici, anche il GAL aveva previsto progetti di questo tipo ma non se ne è più parlato, ci saranno da superare le indicazioni della maggioranza che predilige sempre concentrare tutto in un sito a scapito di altri, Donnafugata per Ibla come fulcro del progetto culturale, Marina per Punta Braccetto, zona vergine tutta da sfruttare, figurarsi se si scontenta qualcuno degli investitori per Marina per dirottare cubature in territorio rurale.

Resta comunque una bella proposta, innovativa, moderna, di grande effetto, ma ci vogliono menti non occupate solo alla coltivazione dell’orticello.

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